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UN ANNO CON DON BOSCO

5° Giugno

continuo 2/5

 

190) Che ci ordina il quarto comandamento onora il padre e la madre? 

 

Il quarto comandamento onora il padre e la madre ci  ordina di amare, rispettare e ubbidire i genitori e chiunque ha potestà sopra di noi, cioè i nostri superiori in  autorità.

 

a) Onore al padre. 

 

141 - Il figlio salva il padre. 

 

Un impiegato del Governo di Torino, il quale aveva preso parte all'esecuzione di certe leggi offensive ai diritti della Chiesa, si era gravemente ammalato. Da lungo tempo viveva lontano dai Sacramenti, anche perchè la lettura continua di pessimi giornali gli aveva soffocato nel cuore ogni sentimento di fede. Don Bosco volle visitarlo ed entrato in quella casa, ecco il figlio dell'ammalato, giovinetto vispo, assiduo frequentatore dell'Oratorio, venirgli incontro, fargli gran festa e: — Venga, venga; papà lo aspetta, venga a dargli la benedizione. Così Don Bosco si trovò nella camera dell'ammalato. Quel signore al veder Don Bosco gli diede un'occhiata di fuoco. Questi non si perdette d'animo e premuroso gli domandò: — Come sta? — Come vede — rispose l'infermo secco, secco. — Si faccia coraggio; Alberto pregherà molto per lei. Io mi unirò... — Don Bosco, io non credo a queste storie e non me ne parli. — V. S. non crede all'efficacia della preghiera d'un innocente?... Vedremo... — e volto al fanciullo: — Senti Alberto, mettiamoci in ginocchio e recitiamo non una sola, ma tre Ave Maria. Quindi mandò il giovanetto in sala e disse all'infermo: — Si faccia il segno della Croce. Quegli si segnò con indifferenza e Don Bosco gli diede la benedizione; e poi entrò destramente ad interrogarlo dei suoi studi, delle cariche che aveva occupate, parlandogli degli anni della sua fanciullezza, della sua gioventù e della sua età matura. L'infermo incominciò a lasciarsi andare a qualche confidenza e Don Bosco, senza dargli a divedere che investigava, scherzando e compatendo le miserie umane, gli trasse dal labbro quanto bastava per conoscere all'ingrosso lo stato della sua anima. Quindi vedendolo molto stanco: — Ora se vuole — gli disse — le darò l'assoluzione. — L'assoluzione? Ma prima dell'assoluzione bisogna confessarsi; ed io non voglio confessarmi. — Ma lei si è già confessato ed io ho inteso tutto. — E basta? — Basta. Faccia l'atto di contrizione. — Possibile?... — Sì, Dio le perdona tutto. È così buono, così misericordioso con quelli che di vero cuore si pentono. L'infermo allora ruppe in pianto doloroso esclamando: — Ah! Dio è buono davvero! — e rimase prostrato di forze in modo inquietante. Don Bosco vedendo che fra poche ore sarebbe morto, anche sulla parola del medico si affrettò. Gli fece ancora qualche interrogazione, e trovatolo anche pronto a fare quanto la Chiesa richiedeva da lui lo assolse. Infine, dopo avergli promesso che si sarebbe preso cura di Alberto, mandò in fretta a dire al Parroco di Sant'Agostino che portasse il Santo Viatico. Il Parroco non mise tempo in mozzo: portò anche l'Olio santo, ma potè darlo appena sub unica unctione, perchè il poveretto spirava. (M. B., VI, 33-37). 

 

142 - L'esempio di Numa. 

 

Dopo la morte di Romolo i Sabini ed i Romani disputarono per due anni per sapere chi avrebbero nominato per loro Re. Finalmente prevalse il partito dei Sabini e fu eletto un uomo di loro nazione conosciuto per la sua bontà e giustizia chiamato Numa Pompilio. Egli era molto erudito nella dottrina degli Etruschi, e da questi aveva imparato ad essere benefico e giusto verso tutti, ond'era da tutti amato. Era nel quarantesimo anno della sua età quando si presentarono due messaggeri ad offrirgli la dignità reale a nome del popolo e del Senato di Roma. Esso amava più di vivere col vecchio suo padre, che indossarsi una dignità tanto pericolosa, perciò rispose agli ambasciatori: — Perchè volete che io lasci il mio padre, la mia casa per accettare una dignità che offre tanti pericoli? A me non piace la guerra, poiché essa non reca agli uomini se non danno; io amo e rispetto gli dèi che i Romani non conoscono e che dovrebbero temere ed onorare. Lasciatemi dunque vivere tranquillo nella mia dimora e tornate a Roma senza di me. — Gli ambasciatori rinnovarono le loro istanze, e Numa accondiscese soltanto quando gli fu comandato da suo padre, cui egli prontamente obbedì. Fu grandissima la gioia in Roma, allora che si seppe che Numa era re dei Romani. (Bosco, Storia d'Italia). 

 

FRASE BIBLICA. - Grande pace, Signore, per chi ama la tua legge.

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Colui che perde il rispetto al padre o la madre, si attira sul capo la maledizione di Dio

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, Spirito di scienza, regolate in me il desiderio di sapere, affinchè io mai non brami di conoscere cosa, che mi sia dannosa. Concedetemi di conoscere interamente il nulla dei beni terreni; fate che io impari a praticare sempre meglio i doveri di religione, e del mio stato. Insegnatemi ancora come adempirli nel modo a Voi piú gradito. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: — Lungo il giorno ripeti: Gesù mio, misericordia (300 g. o. v.).

 

 

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