UN ANNO
CON DON BOSCO
7° Giugno

continuo
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190) Che ci ordina il quarto comandamento onora il padre e la madre?
Il
quarto comandamento onora il padre e la madre ci ordina di amare,
rispettare e ubbidire i genitori e chiun que ha potestà sopra di noi,
cioè i nostri superiori in autorità.
c) Amare - Rispettare - Obbedire i genitori.
145 - Giotto.
Fra gli allievi di Cimabue fu il famoso Giotto, che è diminutivo di Angioletto, rinomatissimo pittore, scultore e architetto. Egli era di
Vespignano, villaggio non molto distante da Firenze. Suo padre, che era contadino, mandava Giotto all'età di dieci anni a pascere le pecore; e il buon fanciullo le conduceva qua e là nei prati; ma invece di starsene oziosamente sdraiato come purtroppo male usano molti
pastorelli, prendeva diletto a delineare sull'arena o sulla pietra i contorni delle cose naturali che più gli ferivano la fantasia. Mentre un giorno con un sasso appuntato stava disegnando un suo agnellino su d'una lastra, pulita passò
là il Cimabue e stupì vedendo come un fanciullo senza studio alcuno, sapesse figurare
così bene una
pecora. Allettato dalla manifesta disposizione per l'arte e dalle pronte risposte di Giotto, gli domandò se voleva
venire a dimorare con lui. Giotto che rispettava, soprattutto i genitori, rispose: — Volentieri, o
signore, ma prima è necessario che se ne contenti mio padre, cui per
nessuna cosa del mondo io disubbidirei. Il padre acconsentì di buon grado, e Cimabue condusse Giotto a Firenze ove prese a istruirlo con amore nella pittura. Il giovane era così attento e docile agli ammaestramenti di
Cimabue, che presto diventò il primo pittore dei suoi tempi. (Bosco, Storia d'Italia).
140. - Il ricordo della mamma.
Nel 1852, un signore aveva messo il figlio in un collegio laico, ma il giovane nelle vacanze si manifestò corrotto. Il padre rinsavito lo vuol mettere a Valdocco. Don Bosco lo accetta, non
parlandogli di altro che di gioco e di divertimento. Amava molto la mamma morta; ricordava molto bene le sue ultime parole: fuggi l'ozio e i cattivi
compagni. Ed ecco che poco alla volta egli si adattò alla vita di pietà
dell'Oratorio. La vigilia dell'anniversario della morte di sua madre Don Bosco lo chiamò, e,
toccandogli il cuore col pensiero della mamma, lo confessò. Il giorno dopo il giovanetto fece la Comunione per la
mamma morta e cambiò vita; distrusse i libri cattivi, che aveva con sè e quelli che aveva a casa, di più indusse anche i parenti ad osservare i digiuni e le astinenze. [M. B.,
IV, 499-503).
147 - Per non disgustare la mamma.
Mamma Margherita era riuscita a ottenere dai suoi figlioli una obbedienza... eroica. Talora le venivano attorno dicendo: «Mamma è arrivato il tal compagno e ci chiama; possiamo andare a giocare con lui?». Se rispondeva di sì, correvano allegri a divertirsi. Alcune volte rispondeva un no schietto, e allora non osavano neppure di
affacciarsi alla soglia della casa, ma si fermavano egualmente contenti in quella stanza dove si trovavano. La mamma talvolta era andata alla campagna, ed essi, interrogati da vicini sopravvenuti, perchè in una giornata di così bel sole non fossero usciti di casa o perchè stessero quieti e buoni, rispondevano sempre: « Per non disgustare la mamma ». La nonna a stento poteva alzarsi dalla sedia e quindi talora vi fu chi interrogava quei giovanetti: — Perchè andate vicino alla nonna quando vi chiama per punirvi? perchè non fuggite? essa non potrebbe raggiungervi. — Per non far dispiacere alla mamma, era la solita risposta. (M. B.,
X, 52-53 e 68).
FRASE BIBLICA.
- Cercate di rinascere dall'alto.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. -
Figlioli, ricordatevi che é una gran disgrazia esser cagione di dolore ai propri parenti. Dio maledice chi li fa piangere.
PREGHIERA
DEL MESE. - Venite, Spirito di scienza, regolate in me il desiderio di sapere, affinchè io mai non brami di conoscere cosa, che mi sia dannosa. Concedetemi di conoscere interamente il nulla dei beni terreni; fate che io impari a praticare sempre meglio i doveri di religione, e del mio stato. Insegnatemi ancora come adempirli nel modo a Voi piú gradito. Così sia. Pater noster...
FIORETTO: — Recitiamo sette Gloria Patri in onore delle sette effusioni del Sangue prezioso.