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UN ANNO CON DON BOSCO

22° Agosto

249) Come si dà prova della carità? 

 

Si dà prova della carità osservando i comandamenti  ed esercitando le opere di misericordia, e se Dio chiama, seguendo i consigli evangelici. 

 

424 - San Camillo e i ministri degli infermi. 

 

Fondatore della meravigliosa istituzione dei Ministri degl'infermi  è San Camillo de Lellis. Prima che nascesse, la madre vide in sogno il  suo bambino che portando una croce sul petto era condottiero di altri  fanciulli, che portavano il medesimo segno. Nell'età giovanile professò la milizia e si lasciò miseramente guadagnare dai vizi; ma Dio, che  lo chiamava a cose grandi ebbe pietà di lui e all'età di 25 anni gli fece conoscere lo stato infelice dell'anima sua. Camillo concepì tale  orrore al peccato, che nello stesso giorno si andò a confessare e cominciò una vita penitente che continuò tutto il rimanente del vivere suo.  Per una piaga dolorosissima in una gamba andò a Roma nell'ospedale degl'incurabili; ma conosciuto il suo merito, gli si confidò  l'amministrazione del medesimo ospedale. In questo riputandosi come  servo di tutti, esercitava i lavori più umili che occorressero, facendosi  tutto a tutti in ogni cosa, massime quando si trattava di assistere i  moribondi in agonia. Ma accortosi che in quel caritatevole ministero  l'avrebbe giovato assai il sussidio della scienza, vinto ogni umano rispetto, all'età di 30 anni si mise coi fanciulli ad imparare i primi elementi di grammatica. Fattosi poi sacerdote, chiamò in aiuto altri compagni, dando così principio alla Congregazione dei ministri degl'infermi, la quale nel 1586 venne approvata da Sisto V.  Dio volle con segni soprannaturali far conoscere quanto la novella  istituzione gli fosse gradita. San Filippo Neri, confessore di Camillo,  assicurò di aver veduto degli angeli a suggerire le parole ad alcuni discepoli del Santo, mentre assistevano ai moribondi. La sua grande carità risplendette in modo particolare quando Roma fu fieramente travagliata dalla carestia e dalla pestilenza. Centinaia di poveri abbandonati furono dal Santo sovvenuti nelle necessità spirituali e temporali.  Ardeva di tanta carità che pareva un angelo in carne, e meritò di ricevere sensibilmente il soccorso degli angeli stessi in vari pericoli, in  cui si trovò. Consumato dai digiuni, dalle fatiche e da cinque diversi mali, chiamati da lui le misericordie del Signore, munito di tutti  i Sacramenti, nell'ora da lui predetta, santamente morì in Roma nel  1614, a sessantacinque anni. (Bosco, Storia Eccl.). 

 

425 - San Vincenzo de' Paoli e i Lazzaristi. 

 

La carità cristiana che aveva già operato tante meraviglie, doveva  operarne delle nuove, e sotto qualche rispetto più mirabili nella persona di San Vincenzo de' Paoli. Da pastorello, che era, egli divenne  con lo studio e con le virtù sue sacerdote; quindi cadde schiavo dei Turchi, poi a Parigi fu vittima d'una calunnia. Così imparò a compatire  le miserie degli uomini. Datosi al pieno servizio della carità non vi  fu infortunio a cui egli non accorresse. Fedeli oppressi dalla schiavitù,  bambini esposti, giovani scostumati, ragazze pericolanti, religiose derelitte, donne cadute, galeotti, pellegrini, infermi, artisti inabili al lavoro, mentecatti e mendici, tutti provarono gli effetti della carità di  Vincenzo. Per mantenere in fiore le sue opere di carità egli fondò la  Congregazione dei sacerdoti della missione, detti Lazzaristi dalla casa  di San Lazzaro in Parigi, ove cominciarono ad abitare; la quale si dilatò in ogni parte del mondo con grandissimo vantaggio della cristianità. Istituì anche la Congregazione delle Figlie della carità, che sulle  prime ebbe per scopo primario l'assistenza dei malati negli ospedali;  ma che poscia si consacrò al servizio di qualunque sia istituto, ove la  carità domandi l'opera loro, come scuole, asili, ricoveri, carceri, orfanotrofi. Famoso per miracoli e virtù, San Vincenzo passò alla beata  vita in età di 80 anni nel 1660. (Bosco, Storia Eccl.). 

 

FRASE BIBLICA. - La gloria del Signore abiti la nostra terra. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO: - La carità è ingegnosa nel trovare sempre argomento di lode.

 

PREGHIERA DEL MESE. — Venite, Spirito del timor di Dio, e penetrate il mio cuore di un timore salutare affinchè io abbia sempre Voi, mio Dio, innanzi agli occhi e attentamente mi guardi da ogni cosa, che in qualsiasi modo possa offendere la divina Maestà vostra. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: — Evita le parole inutili; oggi fa del bene con la tua parola.

 

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