UN ANNO
CON DON BOSCO
23° Agosto

continuo
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249) Come si dà prova della carità?
Si dà prova della carità osservando i comandamenti
ed esercitando le opere di misericordia, e se Dio chiama, seguendo i consigli evangelici.
a) Opere di misericordia in genere.
426 - Date, e vi sarà dato.
Un giorno Mamma Margherita non aveva più pane in casa e mancava assolutamente di farina. Mentre studiava il modo di provvedere,
ecco venire a caso un suo vicino, certo Luigi Veglio, per salutarla.
Accortosi dell'impiccio della buona donna uscì subito senza dir parola e ritornato alla sua abitazione chiamò un servo e lo mandò con
un sacco di farina alla buona Margherita con la proibizione assoluta di palesare il nome del benefattore. Non essendo stato possibile
occultarsi, il Veglio si fece innanzi e tra l'altro disse: « Ciò che ho fatto
è un mio dovere. Voi avete dato tutto ai poveri ed è ben giusto che
altri venga in vostro soccorso, trovandovi voi nella necessità ». Da
quel punto la moglie di Veglio, vedendo Margherita consumare in
quel modo tutto il suo, non meno generosa del marito, prese a mandarle
ora alcuni chili di frumento, ora un sacco di meliga, ed ora anche provviste di vino. (M. B.,
I, 156-157).
427 - Questo fa per me!
Un giorno, racconta il marchese Filippo Crispolti, accompagnammo presso il Santo, nella speranza di affidarglielo, un ragazzo che
l'estrema miseria aveva reso quasi idiota. Don Bosco l'accarezza e
gli domanda che cosa sa. Il ragazzo nelle risposte sconclusionate fa
capire che non sa niente di nessuna cosa. Don Bosco replica: « Sai almeno
giocare alla barra! ». Gli occhi dell'infelice hanno un baleno
di compiacenza. Allora il sacerdote, con l'aria di chi ha fatto un acquisto prezioso, si volge agli astanti e dice seriamente: « Questo fa per
me », e lo accetta. Passano parecchi anni, quando al conte Balbo viene
annunziata la visita di un Salesiano a lui sconosciuto. Lo riceve, si
vede davanti un prete di bella presenza, di conversazione vivace, di
aspetto pieno d'ingegno. Questi dice: « Lei non mi riconosce: io sono
quel ragazzo che nelle tali e tali circostanze fu accettato da Don Bosco
in casa loro a Nizza ». In breve, Don Bosco aveva letto nei lineamenti
del povero ragazzo ed era riuscito a farne un uomo atto a reggere un
collegio importantissimo. (M. B., X, 373).
428 - Il pellegrino.
Nell'ottobre del 1882 una schiera di pellegrini francesi pernottarono a Torino. Si radunarono tutti nell'Oratorio. Terminato il
ricevimento, principiarono le udienze. Nell'anticamera entrò pure un
livornese, che vestito da terziario francescano aveva intrapreso coi
francesi il pellegrinaggio senza portar con sè danaro di sorta perchè
voleva, per devozione, vivere di elemosina come i fervorosi Romei
antichi. Finalmente venne la sua volta di entrare da Don Bosco; ma
ecco uscirne il segretario e dire che Don Bosco era troppo stanco e
quindi chiedeva perdono se doveva por termine alle udienze. Di lì a
poco Don Bosco si avviava a cena. I pellegrini lo circondarono. Egli
non sapeva chi fosse il terziario, nè alcuno dei presenti conosceva
quanto questi sentisse il bisogno di sfamarsi. Il poverino, parlato che
avesse con Don Bosco, aveva in animo di recarsi quella sera dai Cappuccini a chiedere ristoro e alloggio. Don Bosco guardatolo esclamò:
« Ma questo pellegrino non ha mangiato e non sa dove andare! ». E
presolo per mano lo condusse nel refettorio e fattolo sedere gli disse:
« Mangiate, mangiate, pellegrino, chè ne avete bisogno ». Cenato che
ebbe, Don Bosco ripigliò: « Ma questo pellegrino non sa dove andare
a dormire » e gli fece assegnare una camera. Egli desiderava ardentemente di intrattenersi col Santo di cose spirituali. La mattina
seguente ecco Don Bosco medesimo aprire la porta. Fu subito da lui e
potè liberamente parlargli; così furono coronati i suoi voti.
(M. B., XV, 581-582).
429 - L'offerta dell'operaio.
Dopo la conferenza salesiana tenuta da Don Bonetti, presente
Don Bosco, un operaio a forza di gomitate giunse fino al Santo seduto
in presbiterio e gli gettò nelle mani dieci scudi dicendo: « Sono sei
mesi che metto da parte questo po' di risparmio, se lo abbia per i suoi
poveri fanciulli ».
(M. B., XVIII, 140).
430 - Don Bosco alla questua.
Finita una conferenza, Don Bosco, con il piatto d'argento nelle
mani, fece il giro della chiesa questuando. Un operaio, nell'atto che
Don Bosco gli presentava il piatto, voltò la faccia dall'altra parte,
alzando sgarbatamente le spalle. Don Bosco, passando oltre, gli disse
con tutta amorevolezza: « Dio vi benedica ». L'operaio allora si mette
la mano in tasca e depone un soldo nel piatto. Don Bosco fissandolo
in faccia gli disse: « Dio vi ricompensi ». L'altro rifatto il gesto, offre
due soldi. E Don Bosco: « Oh, mio caro, Dio vi rimeriti sempre di
più ». Quell'uomo cava il portamonete e donò un franco. Don Bosco
gli dà uno sguardo pieno di commozione e si avvia, ma quel tale lo
segue per la chiesa, nella sacrestia, esce dietro di lui in città e non
lascia di stargli alle spade, finché non lo vede scomparire. (M. B.,
XV. 63).
431 - Le venti lire di Mamma Margherita.
Don Bosco un giorno abbordò così la sua Mamma: — Dovete provvedervi di un'altra veste: quella che portate da
tanti anni non è più decente. Ecco venti lire.
Mamma Margherita prese le venti lire, e se ne andò per i suoi
lavori. Passa una settimana, ne passano due, passa un mese... E allora
Don Bosco:
, — Mamma, e il vestito nuovo? — Già! hai ragione: ma non ho un soldo!
— Oh! e le venti lire? — Con quelle, rispose Margherita, ti ho comperato sale, zucchero,
cipolle... C'era poi un giovane senza scarpe e gliene ho dovuto comperare un paio. Ad un altro ho comperato un paio di calzoni e ad un terzo
una cravatta. — Avete fatto bene, ma quel vestito non mi va. Ecco altre
venti lire. — Sta tranquillo; sta tranquillo!
Ma si era da capo: tutto veniva speso per i giovani.
(M. B., IV, 151-152).
432 - Generosità ricompensata.
Nel 1871 Don Bosco si recava a Mornese, dove tra poco doveva
sorgere il primo centro della seconda famiglia salesiana: quella delle
Figlie di Maria Ausiliatrice. La Vergine Ausiliatrice volle dar un segno di predilezione al suo devotissimo servo. Gli fu presentato un
bambino di non ancora un anno, al quale la rottura d'un braccio rendeva necessaria l'amputazione per impedire che andasse in cancrena.
La madre nel presentare il fanciullino a Don Bosco perchè lo benedicesse, faceva una generosa offerta (i suoi ori di sposa) e pregò il Santo
a dirle in qual giorno sarebbe guarito. Don Bosco sorridendo rispose:
« Giacché voi siete generosa con la Madonna, credo fermamente che sarete esaudita, e che alla fine di maggio il figlio sarà guarito. Intanto
pregate ». La malattia durò nella stessa gravezza fino all'ultimo giorno del mese, alla mattina stessa della festa di chiusura. Ma ecco che
suonando le campane di mezzogiorno, il ragazzetto si mise a muovere,
a sbattersi tutto allegro e a tentare col braccio infermo, che prima
non aveva mai mosso, di togliere il velo che copriva la culla. Era perfettamente guarito. (M. B.,
X, 596).
433 - Generoso come un re.
Un giorno un sacerdote di Don Bosco si era recato, essendo in
viaggio, con una ventina di giovanetti presso un buon parroco, il quale
li aveva ritenuti a pranzo con sè. — E tu che cosa gli hai dato in compenso?, chiese Don Bosco
a quel prete. — Io? che cosa dovevo dargli? — Quel buon parroco è ristretto di mezzi. Tu dovevi chiudere
in una busta un biglietto da cento lire e darglielo sigillato, pregandolo
a celebrare una Messa per te e per i tuoi giovani. Ciò ti serva di norma,
perchè in certi casi non bisogna essere stretti di mano. Del resto saprò
io rimediare al tuo sbaglio.
Don Bosco, così povero, era generoso come un re.
(M. B., VI, 274-275).
FRASE BIBLICA.
- Signore, il tuo amore è per sempre.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO:
- La carità è vincolo che lega i cuori.
PREGHIERA
DEL MESE. — Venite, Spirito del timor di Dio, e penetrate il mio cuore di un timore salutare affinchè io abbia sempre Voi, mio Dio, innanzi agli occhi e attentamente mi guardi da ogni cosa, che in qualsiasi modo possa offendere la divina Maestà vostra. Così sia. Pater
noster...
FIORETTO: — Prometti di fuggire sempre la bugia: passa qualche tempo in silenzio per mortificazione.