UN ANNO
CON DON BOSCO
28° Agosto

§ 3. Virtù morale
e vizio. - Beatitudini evangeliche.
252) Che cos'è la virtù morale?
La virtù morale è l'abito di fare il bene, acquistato
ripetendo atti buoni.
503 - L'uva più bella.
Giovanni Moglia nel 1828 aveva condotto con sè Giovannino Bosco
a piantar filari di viti novelle. Ma questi, stanco del faticoso lavoro,
incominciò a dire come si sentisse male alle ginocchia ed alla schiena.
Esortato ad andare avanti, continuò a lavorare, e dopo qualche istante esclamò:
— Ebbene; queste viti che io lego faranno l'uva più bella, daranno
miglior vino e in maggiore quantità e dureranno più delle altre.
E così avvenne. (M. B., I, 206-207).
504 - Alla questua.
Mamma Margherita, dolente che il suo Giovannino avesse già
perduto tanto tempo, prese la risoluzione di mandarlo a Chieri e di
iscriverlo nelle pubbliche scuole pel prossimo anno. Giovanni, accortosi che le strettezze famigliari la mettevano in qualche imbarazzo,
facendo un sacrificio assai duro d'amor proprio, le disse: — Se voi siete contenta, io mi prendo due sacchi e mi presento
ad ogni famiglia della nostra borgata per fare una colletta.
Margherita acconsentì. Così colui che avrebbe dato il pane quotidiano a tanti orfanelli, provava quanto è dura cosa bussare alla porta
altrui e gustava egli per primo la fragranza del pane dell'elemosina
cristiana. (M. B., I, 245-246).
505 - Calma e bontà.
In Don Bosco la calma era inalterabile. Ascoltava tutti quelli che
incontrava e a tutti rispondeva. Era tutto a tutti. Una mattina disse
ad un confratello di accompagnarlo alla stazione di Porta Nuova;
la Santa Messa aveva stabilito di celebrarla nel paese al quale era diretto. Ma appena uscito di camera, ecco un chierico che aveva bisogno
di dirgli due parole all'orecchio. Don Bosco si ferma e lo ascolta. Per
la scala ne incontra un altro, il quale desidera parlargli, e Don Bosco si
ferma e lo ascolta. In fondo alla scala un terzo lo attendeva; e con
tutta tranquillità s'intrattiene con lui. Sotto il portico vari preti e
chierici lo circondano ed a ciascuno dà soddisfazione. Finalmente si incammina verso la porta, ma un giovanetto gli corre dietro
chiamandolo. Don Bosco si arresta, si volta e risponde alle sue domande. Per
avere la sua calma ci voleva la pazienza di Giobbe. Quando giunse
alla stazione il treno era partito; ed egli non si scompose affatto; con
tutta tranquillità si recò a celebrar Messa nella Chiesa di San Carlo e,
ritornato alla stazione, partiva col secondo treno. (M. B., VIII, 347-348).
FRASE BIBLICA.
— Ho confessato e mi hai guarito.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO:
— Se non si fanno veri sforzi, si diminuisce sempre di virtù.
PREGHIERA
DEL MESE. — Venite, Spirito del timor di Dio, e penetrate il mio cuore di un timore salutare affinchè io abbia sempre Voi, mio Dio, innanzi agli occhi e attentamente mi guardi da ogni cosa, che in qualsiasi modo possa offendere la divina Maestà vostra. Così sia. Pater
noster...
FIORETTO: — Fa tutte le cose con grande amore per imitare S. Agostino; recita tre Pater a S. Agostino.