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UN ANNO CON DON BOSCO

7° Settembre

continuo 2/5

 

261) Quali sono i vizi capitali? 

 

I vizi principali sono i sette vizi capitali, chiamati  così perchè sono capo e origine degli altri vizi e peccati. 

 

b) Avarizia. 

 

571 - Quattrini insperati. 

 

Don Bosco una sera del 1860 raccontava agli alunni che avevano  pregato per lui: « Io mi ero avviato per cercar fortuna. Sapevo che  nella parrocchia dei Martiri abitava una signora facoltosa che non  voleva saperne di beneficenza. Anche il Parroco aveva più volte chiesto inutilmente. Vi andai e la signora commossa di me e di voi mi  diede 10.000 lire. Ne parlai al Parroco che ne rimase altamente meravigliato ». Così più volte il Signore mosse i cuori anche più avari a  venire in soccorso dell'Opera del suo servo fedele.  (M. B., VI, 178-179) 

 

572 - Avarizia punita. 

 

Due nobilissimi coniugi torinesi erano afflitti per non avere eredi.  Chiamano Don Bosco e lo pregano di intercedere dal Signore la desiderata grazia. Egli li benedice e promette loro nel nome del Signore  che sarebbero esauditi dopo una offerta per la chiesa di Maria Ausiliatrice. E il figliuolo venne; ma essi non pensavano a mantenere la  promessa. Don Bosco essendo in angustie ricorse a loro, ma non ci  sentivano. Allora il Santo:  — Signor marchese, disse, rammenti che la promessa non l'ha  fatta a Don Bosco ma al Signore, e con Dio non si scherza! con la sua  Madre Santissima non si burla: pensi a quel che fa!  E salutandolo cortesemente, afflitto per quell'ingratitudine che  prevedeva severamente punita, se ne andò. Poche ore dopo il bambino  fu colto improvvisamente da grave malore. I genitori capirono che  pesava su loro il castigo di Dio. Corsero a chiamare Don Bosco, il  quale giunto, non potè che constatare la morte del piccino.  (M. B., VIII, 212-215) 

 

573 - Ricchezze sprecate. 

 

Don Bosco nella conferenza ai cooperatori torinesi del 1881 diceva  tra l'altro di istituire un paragone fra la virtù del missionario e quella  di certi cristiani che se la spassano sciupando le loro ricchezze in gozzoviglie, in divertimenti. Che dirà Dio a costoro nel giudizio?: «Avete  speso malamente le ricchezze che io vi avevo dato affinchè dilataste  il mio regno, la mia gloria, e soccorreste il prossimo. Pecunia vestra  vobiscum sit in perditionem. Ma anche a quei cristiani che pur non sperperando il danaro accumulano beni materiali senza nulla dare al prossimo, sarà rivolta quella tremenda condanna: Pecunia vestra vobiscum  sit in perditionem. Accumulaste ed accresceste le vostre sostanze, dirà  il Signore, ma intanto i poveri gemevano e morivano per la fame, migliaia di fanciulli abbandonati crescevano nell'irreligione e nel vizio;  aveste più cure per il vostro danaro che per la mia gloria e per le anime dei vostri fratelli. Ora, coi vostri piaceri e colle vostre ricchezze,  andatevene nella perdizione ». (M. B., XV, 168). 

 

574 - Molte bocche. 

 

« Un giorno, narrò un giovanetto, andai a trovare Don Bosco.  Dopo molte cose parlò delle sue finanze, dicendomi che era carico di  debiti. Fingendo di non credere, gli dicevo che egli era un avaro, che  nascondeva i marenghi nello scrigno per farne un bel cumulo e poi  adorarli. Sorridendo Don Bosco mi invitò a una perquisizione. Fu subito eseguita. Dopo una diligente ricerca, si trovò il tesoro: 40 centesimi! Egli divise la somma con me. Scherzo singolare di un uomo,  il quale per quanti denari avesse, non ne possedeva mai a sufficienza  per le innumerevoli bocche dei suoi giovani... ». (M. B., V, 673-674). 

 

FRASE BIBLICA. - In Dio è la mia salvezza e la mia gloria. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Per ottenere dal popolo la carità bisogna fargli capire essere suo interesse abbondare nell’elemosina, anche per ottenere dal Signore vantaggi temporali, e come invece sia suo danno essere avari con le anime sante, o con la Chiesa, e che avere protettori in cielo è vantaggioso anche per le campagne. 

 

PREGHIERA DEL MESE. — Signor, la libertà tutta vi dono; Ecco le mie potenze, il voler mio; Tutto vi do, che tutto è vostro, o Dio, E nel vostro voler io mi abbandono. Per gradirvi ed amarvi, o mio Signore, Grazia datemi solo e vivo amore. Oh Dio! se voi mi amate, e se io vi amo. Già son ricco abbastanza e più non bramo. (Don Bosco, chiave del paradiso)

 

FIORETTO: — Nel Nome e per il Cuore di Gesù domanda oggi con istanza qualche grazia particolare.

 

 

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