UN ANNO
CON DON BOSCO
6° Settembre

261) Quali sono i vizi capitali?
I vizi principali sono i sette vizi capitali, chiamati
così perchè sono capo e origine degli altri vizi e peccati.
(...)
a) Vizi capitali in genere.
(...)
567 - La «Santa» di Viù.
Una donna di Viù sopra Lanzo aveva fatto spargere la voce della
sua santità: si diceva che da gran tempo non avesse preso cibo e vivesse soprannaturalmente; intanto fioccavano elemosine, che però
venivano spese a buon fine. Don Bosco, ricevuto dall'Arcivescovo l'incarico di esaminare il caso, andò a trovarla: si fece annunziare e poi
tardò una buona ora a presentarsi. La santa perdette un po' la
pazienza, allora Don Bosco insospettito: — Da quanto tempo fate questo mestiere di ingannatrice, di
ipocrita, di cialtrona? — Come?, rispose la donna, frenando a stento la stizza: Io
un'ipocrita? Io una ingannatrice? — Sì, un'ipocrita, una superba, che abusando del nome di Dio,
ingannate la gente.
La poveretta perduto il lume della ragione, era per vomitare una
infinità di ingiurie, quando Don Bosco le disse pacatamente: — Non ebbi nessuna intenzione di offendervi. Ho agito così per
assicurarmi se eravate santa davvero. La mancanza assoluta che io
ho trovato in voi della virtù essenziale ed indispensabile a tale scopo,
cioè della santa umiltà, mi ha persuaso pienamente che la vostra santità non è che una mala arte. E ciò vi dico in nome dell'Arcivescovo
che mi ha mandato.
La poveretta riconobbe il suo torto e si ritirò in altro paese a vita
più tranquilla e... più cristiana. (M. B., II, 478-481).
568 - La nube della superbia.
Il Padre Pio Mortara racconta: Una volta Don Bosco mi chiamò a parte e mi pregò di scrivergli a Torino, giacché egli voleva
manifestarmi un segreto. Nella sua risposta, alla mia lettera, che io non
tardai a scrivergli, egli si esprimeva press'a poco così: « Caro mio Don
Pio! Io debbo manifestarvi una cosa, che vi prego per ora di tener
segreta. Nel ritornare alla sacrestia dopo la Messa, io vidi sulla vostra
fronte ondeggiare una nube oscura. Quando voi abbassavate la fronte,
voi sembravate sereno e ridente, dell'alzarla, quella tetra nube ricopriva il vostro volto, che io non vedeva più. Al di sopra di quella nube,
due angeli sostenevano una bella corona di fiammanti rose. Figlio
mio, siate umile e tutto andrà bene per voi. L'orgoglio, figurato da
quella oscura nube, sarebbe la vostra rovina. Quella bella corona il
Signore ve la darà, se voi persevererete. Siate sempre fedele ». Debbo
dire, per amore della verità, che questa comunicazione segreta corrisponde perfettamente al mio stato interiore ed all'insieme del mio
carattere e del mio temperamento, ed anche allo svolgimento della
mia modesta esistenza. (M. B., VIII, 614).
569 - Dio resiste ai superbi.
Una dama della più alta aristocrazia romana, raccomandava a Don
Bosco due suoi figliuoli infermi. Il Santo le fece osservare che bisognava rimettersi a quello che il Signore disponeva. Quella allora con
vivacità ed una certa alterigia: — Non faceva bisogno che ella venisse da Torino per
insegnarmi queste cose.
E Don Bosco tranquillamente: — Deus superbis resistiti
La dama, che in fondo era veramente virtuosa, intese che ci voleva umiltà per ottenere la grazia e dopo d'allora appariva umilissima
ogni volta che si trovava con lui, e lo fu sempre. (M. B., VIII, 617-618).
570 - Lezione salutare.
A Nizza Monferrato, una contessa non prestava fede alla santità di Don Bosco. Un giorno, in casa della contessa Corsi, fu invitata
a pranzo con lui. Essa sedeva accanto al Servo di Dio. Durante la
conversazione gli fece più volte l'interrogazione, se fosse vero ch'egli
conosceva i segreti dei cuori. Don Bosco divertiva sempre il discorso,
finché, avendo quasi l'aria di prenderlo in giro, la contessa gli chiese:
— Mi dica, conosce forse qualche cosa anche sul conto mio?
Allora Don Bosco credette venuto il momento opportuno per parlare. Piegandosi un tantino da un lato e parandosi con la mano la bocca
le sussurrò qualche paroletta all'orecchio. La signora ammutolì sull'istante, si fece pallida, si alzò e si ritirò dalla sala. Credendola
indisposta, vi fu chi accorse con premura; ma essa pregò di chiamare Don
Bosco, perchè si voleva confessare. Da quel giorno cambiò vita e divenne
benefattrice del Santo. (M. B. XV, 583).
FRASE BIBLICA.
— Ascoltate oggi la voce del Signore.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
— Se avremo la scienza senza l’umiltà, non saremo giammai figlioli di Dio, sebbene figli del padre della superbia che è il demonio
PREGHIERA
DEL MESE. — Signor, la libertà tutta vi dono; Ecco le mie potenze, il voler mio; Tutto vi do, che tutto è vostro, o Dio, E nel vostro voler io mi abbandono. Per gradirvi ed amarvi, o mio Signore, Grazia datemi solo e vivo amore. Oh Dio! se voi mi amate, e se io vi amo. Già son ricco abbastanza e più non bramo. (Don Bosco, chiave del paradiso)
FIORETTO: — Chiedi la grazia più necessaria per te: insisti nel domandarla con la più illimitata confidenza.