UN ANNO
CON DON BOSCO
14° Dicembre

386) Che cos'è l'Indulgenza?
L'Indulgenza è una remissione di pena temporanea
dovuta per i peccati, che la Chiesa concede sotto certe
condizioni a chi è in Grazia, applicandogli i meriti e le
soddisfazioni sovrabbondanti di Gesù Cristo, della Madonna e dei Santi, le quali costituiscono il tesoro della
Chiesa.
206. Santa avidità.
Tutta particolare era la fede che Don Bosco aveva nelle sante indulgenze delle quali procurava di fare il maggiore acquisto possibile,
ed a ciò esortava pure gli altri, con grande interesse, ogni volta che
gli si presentava l'occasione. Per eccitare tutti a farne grande stima
e arricchirsi di questo spirituale tesoro fondato sui meriti infiniti di
Gesù Cristo, della Beata Vergine e dei Santi, egli nelle sue istruzioni,
ne spiegava sovente l'efficacia ai suoi uditori e disapprovava i pregiudizi di coloro che esagerano le difficoltà per l'acquisto delle medesime.
Esclamava: « Il divin Redentore con la sua grazia ha reso facile ed ha
messo a portata delle nostre forze tutto ciò che giova alla nostra
santificazione e alla salvezza delle anime ».
In seguito ne domandò e ne ottenne moltissime dalla Santa Sede per le sue Case e per tutti i fedeli cristiani, da guadagnarsi mediante la
pratica di qualche opera di carità e di devozione. (M. B. II, 128).
387) Di quante specie è l'Indulgenza?
L'Indulgenza è di due specie: plenaria e parziale.
207. Indulgenze ai Crociati.
Un curioso avvenimento del Medio Evo, che mise in moto quasi
l'Europa intera, furono le Crociate, vale a dire una grande spedizione
di principi e di soldati Europei nella terra santa per liberare la città
di Gerusalemme dalle mani dei Turchi. Per molti secoli i luoghi santi
erano stati in custodia dei cristiani, e ciascuno era libero di andare
a visitare il santo sepolcro del Salvatore.
Ma dopo che i Turchi ed i Saraceni s'impadronirono della Palestina, i luoghi santi erano profanati. Per molto tempo fu permesso ad
un sacerdote cristiano di custodire il santo Sepolcro, ed alcuni ricchi
mercanti di Amalfi poterono fondare un ospedale in Gerusalemme per
accogliere i poveri pellegrini ammalati. Ma poi fu proibito l'ingresso
di chicchessia, e difficilmente anche pagando si poteva visitare quei
santi luoghi senza pericolo di essere assassinato. Tra i pellegrini coraggiosi che poterono giungere fino al santo sepolcro fu un prete francese della diocesi di Amiens, di nome Pietro
soprannominato l'Eremita a motivo della vita solitaria che santamente
conduceva.
Alla vista delle profanazioni di quei santi luoghi, al vedere stalle
fabbricate in quello stesso luogo dove era stato collocato il Corpo del
Salvatore, Pietro fu vivamente commosso, e come giunse in Italia si
presentò al Romano Pontefice, che allora era Urbano II. Prostrandosi
ai suoi piedi gli fece così viva pittura dello stato deplorabile di quei
santi luoghi, che il Papa intenerito fino alle lacrime gli permise di eccitar i popoli dell'Europa ad intraprendere la liberazione di
Gerusalemme. Lo stesso Pontefice, i re ed i loro sudditi si volerono adoperare.
Gli eccitamenti indefessi di Pietro l'eremita, il quale predicando
la crociata percorse l'Italia, la Francia e la Germania; l'autorità e la
parola di Urbano, il tesoro delle indulgenze aperte a chi vi prendeva
parte, il desiderio di vedere quei sacri luoghi suscitarono un tale entusiasmo che da tutte le parti si andava gridando: Andiamo! Dio lo vuole
Dio lo vuole! Genti di ogni condizione, principi, baroni, preti, contadini, donne, fanciulli, domandavano di essere ciascuno arruolato e
chiedevano di essere insigniti di una croce di stoffa rossa benedetta,
che si appendevano sopra la spalla destra, e che diede il nome di crociati a tutti coloro che si posero addosso quel segno; l'impresa a cui si
accingevano fu detta Crociata. (Bosco, Storia d'Italia).
FRASE BIBLICA.
— Nelle tenebre incontro la tua luce.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
— La fede é quella che fa tutto.
PREGHIERA
DEL MESE. — Onnipotente ed eterno Iddio, usate misericordia al vostro servo, nostro sommo Pontefice
(Nome), e secondo la vostra misericordia guidatelo sulla via dell'eterna salute, affinchè per la grazia vostra desideri con ardore e compia con fortezza quanto vi piace. O Signore, conservatelo, fortificatelo e rendetelo felice sulla terra, e non permettete mai che egli cada nelle mani dei suoi nemici. Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, umiliati, convertiti i suoi nemici e a capo di numerosissimo gregge giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo Pastore, l'eterno
premio. Per Gesù Cristo nostro Salvatore. Così sia.
(Don Bosco)
FIORETTO: - Fissati un confessore stabile; apri interamente il cuore a lui. Sei tranquillo sulle tue confessioni?