UN ANNO
CON DON BOSCO
13° Dicembre

383) Quando conviene fare la penitenza sacramentale?
Conviene fare la penitenza sacramentale al più presto, se il confessore non ne ha assegnato il tempo.
384) La penitenza sacramentale basta a liberarci da tutta
la pena temporanea meritata col peccato?
La penitenza sacramentale non basta, d'ordinario, a
liberarci da tutta la pena temporanea meritata col peccato, e perciò conviene supplire con altre opere di
penitenza e di pietà e con indulgenze.
195. La vecchierella elemosiniera.
Un giorno venne all'Oratorio per parlare a Don Bosco una vecchia
di circa 75 anni. Don Bosco la condusse in disparte, la fece sedere, ed
essa cosi prese a parlare: — Io sono una povera vecchia: ho sempre lavorato per poter
vivere: avevo un figlio e mi è morto; ora non mi resta che morire io
pure; mio figlio prima di morire mi disse di dare in elemosina tutto quello
che mi fosse sopravanzato. Ecco: ho cento franchi, risparmio di 50
anni di lavoro continuo, e li consegno a vostra signoria. Ho ancora
15 franchi e li conservo per la bara dove mi porranno dopo la mia morte.
Ho ancora un'altra piccola somma per pagare il medico. Questa sera
vado a pormi a letto e sarà affare di pochi giorni.
Passarono due giorni, quando un'altra donna venne a chiamarlo.
Don Bosco andò subito. Appena entrato nella stanza riconobbe la
vecchia che sorridendo gli fece segno di non aver bisogno di nulla.
— Ma sì — esclamò Don Bosco — ella ha bisogno; del resto non
mi avrebbe chiamato. — Sì; ho bisogno di ricevere i santi Sacramenti.
Li ricevette tutti con viva fede e se ne morì in pace.
(M. B. VI, 182-183).
385) Quali sono le opere di penitenza e di pietà?
Le opere di penitenza e di pietà sono : i digiuni, le
mortificazioni, gli atti di misericordia spirituale e corporale, le preghiere, e l'uso pio di quelle cose benedette
e di quelle cerimonie sacre che si chiamano sacramentali, come l'acqua santa e le varie benedizioni.
196. Origine ed effetti dell'acqua santa.
Al Papa Alessandro I è attribuito un decreto intorno all'acqua santa, detta anche benedetta. Egli ordinò che tale acqua fosse
continuamente conservata all'entrata delle chiese, e nelle case dei privati come
mezzo potente a cacciare gli spiriti maligni, ad invocare la benedizione
del cielo sopra i nostri lavori, sopra le nostre campagne e sopra le nostre
famiglie, e a liberarci da molti mali spirituali e temporali. Il pontefice
nel suo decreto si esprime così: « Noi benediciamo l'acqua mista col sale
ad uso del popolo affinchè tutti quelli che ne sono aspersi ne siano
santificati. Perché se la cenere di un vitello spruzzato di sangue
purificava il popolo nella legge antica, molto più l'acqua che usiamo noi,
la quale è aspersa di sale e consacrata con preghiere divine. Se il profeta Eliseo
con lo spargimento di un po' di sale risanò l'acqua e da
amara che era la raddolcì, con quanta più di ragione non potremmo dire noi
che l'acqua consacrata con le parole divine è più efficace a togliere il
guasto delle cose umane, allontanare le insidie degli spiriti maligni».
L'acqua benedetta fu in ogni tempo e in tutti i luoghi in uso nella
Chiesa. Questa pratica è specialmente basata sulle parole che San Paolo
scrisse a San Timoteo, quando disse che ogni creatura si santifica con
la
parola di Dio e con l'orazione. Perciò non solamente l'acqua, ma anche
l'olio, il pane e le altre cose destinate ad uso degli uomini si usano
dalla Chiesa benedire ad esempio di Gesù Cristo, il quale prima di dare
il pane alle turbe, lo spezzò, di poi lo diede ai suoi apostoli che ne
facessero la distribuzione. Iddio poi dimostrò il suo gradimento per l'uso
dell'acqua benedetta con miracoli sensibili. Ai tempi di Costantino
il Grande, un suo Conte usò l'acqua benedetta per vincere le insidie
del demonio, e l'effetto fu favorevolissimo.
Sant'Ilarione usava l'acqua benedetta per dissipare incantesimi
e fantasmi coi quali i maghi pagani cercavano di ingannarlo. San Marcello Vescovo da Pamea, voleva mandare in fiamme un tempio
degl'idoli, e il demonio ne spegneva l'incendio. Il santo Vescovo prese
dell'acqua benedetta e con essa fece il segno della Santa Croce sopra quel
fuoco, che non potè più essere spento, e così il tempio degl'idoli fu in
breve ridotto in fiamme.
Che se l'acqua benedetta ha tanta virtù da superare ogni forza
degli spiriti maligni, chi potrà mai dubitare che tale pratica non sia
molto efficace per invocare la potenza di Dio?
Chi poi volesse leggere molti fatti che dimostrano l'intervento
della potenza divina nell'uso dell'acqua benedetta, potrebbe leggere
San Basilio (De Spiritu Sanato, e. 27), San Cirillo (Gat. 3), Sant'Ambrogio (De sacramentis, lib. 2), Sant'Agostino (In lui., lib. 6).
Pertanto noi Cattolici appoggiati sopra questa pratica che risale
fino al tempo degli Apostoli; appoggiati sopra l'autorità dei Santi
Padri, dei Concilii e sopra una moltitudine immensa di favori ottenuti
con l'uso dell'acqua santa, siamo solleciti a farne uso nei vari bisogni
della vita. Non entriamo mai in Chiesa senza fare con essa il segno della
Santa Croce. Non vi sia una casa fra i Cristiani ove non se ne faccia uso.
(Bosco, Vite dei Papi).
197. Fate digiunare il diavolo.
Disse un giorno Don Bosco ai suoi giovani: « Non permettete
mai, o miei cari figliuoli, che il corpo comandi, ma mortificatelo e fatelo stare soggetto. Io non intendo già con questo che facciate rigorose
penitenze, o lunghi digiuni e maceriate la vostra carne coi flagelli
come fecero molti santi. Volete però che io vi suggerisca un modo di
fare anche voi un po' di penitenza per le colpe commesse adatta alla
vostra età ed alla vostra condizione? Io ve lo suggerisco. Consiste
in un digiuno che tutti potete fare, cioè custodire il vostro cuore e i
vostri sensi; fate digiunare il demonio, non commettendo alcun peccato ». (M. B.
XII, 143).
(...)
205. É perchè non hai fede!
A Firenze nel 1881 Don Bosco guarisce un signore da 18 anni ammalato di gambe con la benedizione di Maria Ausiliatrice. Infatti
al comando: « Cammini! » questi si mette a camminare speditamente.
Poco dopo un salesiano chiese al Santo: — Dunque, è proprio guarito del tutto, dopo la sua benedizione?
E' stata la benedizione di Maria Ausiliatrice a guarirlo — corresse egli.
Anch'io replicò il Salesiano — ho dato tante volte la benedizione di Maria
Ausiliatrice con la medesima forma e non mi è
mai successo qualcosa di simile. — Ragazzo che sei — rispose Don Bosco — è perchè non hai fede!
(M. B. XV, 161-162).
FRASE BIBLICA.
— La mia anima esulta nel mio Dio.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
— In confessione grande attenzione per ricordare e praticare gli avvisi del confessore.
PREGHIERA
DEL MESE. — Onnipotente ed eterno Iddio, usate misericordia al vostro servo, nostro sommo Pontefice
(Nome), e secondo la vostra misericordia guidatelo sulla via dell'eterna salute, affinchè per la grazia vostra desideri con ardore e compia con fortezza quanto vi piace. O Signore, conservatelo, fortificatelo e rendetelo felice sulla terra, e non permettete mai che egli cada nelle mani dei suoi nemici. Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, umiliati, convertiti i suoi nemici e a capo di numerosissimo gregge giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo Pastore, l'eterno
premio. Per Gesù Cristo nostro Salvatore. Così sia.
(Don Bosco)
FIORETTO: - Ripeti lungo il giorno: Signore, io spero in te. Gesù mio, misericordia!