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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

12° Marzo

GESU' E GIUDA 

 

Mentre cosi egli parlava ecco arrivò Giuda, uno dei dodici, e con esso gran turba con spade e bastoni, mandata dai principi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. E colui che lo tradì aveva dato il segnale dicendo: Quegli che io bacerò è esso, pigliatelo (S. Matteo, XXVI, 47). 

 

l° Preludio. Che scena dolorosa! Giuda tradisce con un bacio il figlio di Dio! 

 

2° Preludio. Perdono, Signore, per tutti i miei tradimenti. Datemi la grazia di consolarvi per l'avvenire con una vera e sincera conversione. 

 

1° PUNTO: Giuda e la sua ipocrisia. — Le ultime parole di Gesù erano state: « Ecco che si avvicina l'ora in cui il Figliolo dell'uomo sarà consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo; colui che mi deve tradire arriva ». E mentre parlava ancora, Giuda apparve. Questi aveva preso un distaccamento della coorte romana preposta all'ordine nei giorni di festa, i satelliti dei sommi sacerdoti, ed una folla tumultuosa armata di spade e di bastoni e munita di torce e di lanterne. Oh, che spiegamento di forze e d'armi! Questa gente sentiva il bisogno di essere numerosa per essere più audace e più feroce. Giuda aveva detto: « Quello che bacerò, è lui, prendetelo e conducetelo con precauzione ». Che stupidità! Egli aveva veduti tanti miracoli! Doveva ben sapere che se Gesù avesse voluto usare della sua potenza miracolosa, non sarebbero stati sufficienti cinquecento uomini per arrestarlo. Giuda camminava innanzi ed avanzatosi rapidamente verso Gesù gli disse impudentemente: « Vi saluto, Maestro » e lo baciò. In lui non erano più nè vergogna, nè rimorso, poiché Satana era interamente padrone del suo cuore. Che orribile personaggio! Io gli assomiglio in qualche modo quando pecco, sopratutto quando adopero qualche ipocrisia, e quando mi comunico senza le dovute disposizioni. L'atto di Giuda è un sacrilegio. Ed io ho sempre rispettato come si deve tutto ciò che è sacro, siano persone, siano cose?

 

2° PUNTO: Gesù e la generosità del suo Cuore. — Come è buono e dolce Gesù in questa circostanza! Non rifiuta il bacio sacrilego che profana il suo volto divino, ma dice a Giuda con una profonda commozione ed una celeste dolcezza: «Amico mio, perché sei venuto?». Che delitto abominevole tu vieni a compiere! «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo!» Ciascuna di queste parole avrebbe dovuto penetrare come un colpo di spada nel cuore di Giuda. Che contrasto! Da un lato tutta la pazienza e la bontà di un Dio; dall'altro tutta la durezza di cuore di un traditore e di un sacrilego. La turba ignobile che segue Giuda esita un momento, ma Gesù s'avanza verso di essi dicendo: «Chi cercate? — Gesù di Nazareth? — Sono io». — Essi cadono come colpiti dal fulmine; Gesù comanda loro di alzarsi. «Prendetemi, ma lasciate andare i miei discepoli.» E' sempre la bontà del suo cuore che si manifesta. Egli salva gli apostoli poichè li destina a fondare la Chiesa. E poi aveva ben detto nella preghiera al Padre: «Di quelli che voi mi avete dati, non ne ho perduto alcuno, salvo il figlio della perdizione». Ecco che Simon Pietro colpisce un servo del sommo sacerdote: Gesù però arresta questa lotta e guarisce il ferito. «Non è necessario che la volontà del Padre mio si compia, e che io beva il calice che il Padre mi ha dato? Se pregassi il Padre per esser salvato da questa violenza, invece di dodici apostoli deboli e timorosi egli non m'invierebbe dodici legioni di angeli? Ma allora non si compirebbero le scritture che hanno predetto questi tristi avvenimenti.» Gesù vuol compiere tutte quelle cose che sono necessarie alla salvezza nostra. Lo vuole, lo desidera vivamente, si affretta di giungervi, e per questo si abbandona volentieri a questa folla che viene ad arrestarlo. Oh, meraviglia incomprensibile della bontà divina! Il Cuore di Gesù non è che amore. 

 

3° PUNTO: La disperazione. — La passione predominante di Giuda, quella che l'aveva portato al delitto, era una bassa avarizia, un attaccamento grave ai beni della terra. Aveva prima seguito Gesù nella speranza di vederlo costituire un regno sulla terra, nel quale avere un posto lucroso. Poi vedendo che le cose prendevano un altro aspetto, si era accumulato dei risparmi rubando alla cassa comune, infine, credendo perduta la causa di Gesù, per farsi degli amici nel campo opposto vendette il suo Maestro. Non credeva però che le cose andassero a finire con una condanna di morte; quando si trovò a questo punto ebbe pentimento, si sconfortò. Avrebbe voluto rompere il suo contratto, ma i Farisei non accettarono. Allora si diede alla disperazione. Ah, se si fosse invece pentito! Gesù lo avrebbe perdonato; se avesse pianto come san Pietro, avrebbe ritrovato il suo posto d'apostolo e le sue prerogative. Il Cuore di Gesù è così buono...! Oh tenerezza ineffabile del nostro Salvatore! grida sant'Agostino. Oh nome di misericordia, Gesù, Salvatore, nome sotto la cui protezione dobbiamo tutto sperare! Quante volte io pecco per mancanza di confidenza! Non giungo fin dove è arrivato Giuda, ma non ho la confidenza semplice e fedele che ottiene il pentimento e la risurrezione. Non vado al Cuore di Gesù, scelgo e preferisco di alzarmi da solo, così mi trascino di colpa in colpa senza gioia e senza speranza. 

 

Risoluzione. — Rinnovo oggi la risoluzione di fare bene le confessioni e l'esame particolare quotidiano. Resterò sempre nel vivo timore d'offendere il Salvatore e di tradirlo. Voglio anche rinnovare l'ammenda onorevole al Sacro Cuore di Gesù per i delitti di tutti i Giuda. 

 

 

FIORETTO: — Esamina attentamente ogni giorno la tua coscienza.

 

 

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