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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

7° Agosto

IL CUORE DI GESU' E COLORO CHE SONO PRIVI DEI BENI TERRENI

 

E accostatosigli uno scriba, gli disse: Maestro, io ti terrò dietro, dovunque andrai. E Gesù gli disse: Le volpi hanno le loro tane, e gli uccelli dell'aria i loro nidi, ma il Figliuolo dell'uomo non ha dove posare la testa (S. Matteo, VIII, 19). 

 

1° Preludio. Gesù ha scelto una vita povera per consolare i poveri e per ottenere loro le divine benedizioni. 

 

2° Preludio. Signore, ispiratemi il distacco dai beni terreni e la generosità verso i poveri. 

 

1° PUNTO: L'esempio di Gesù. — Egli ha scelto la povertà per eredità. «Gesù, ricco di tutti i beni del cielo e della terra, si è fatto povero, ci dice san Paolo, per arricchirci della sua povertà» (II Cor. VIII, 9). Ecco che ripara così alla nostra sensualità. Fin dalla nascita e per tutta la vita Gesù volle conoscere lo spogliamento. Lui, il Figlio di Dio e figlio di David, è respinto da tutti a Betlemme, e nasce in una stalla come il più povero dei poveri. Durante l'esilio in Egitto, nessuno saprebbe dire la penuria della Santa Famiglia. Per parecchio tempo i nostri santi vissero, senza dubbio, d'elemosina, ed il Dio Bambino provò certamente i primi passi stendendo la mano alla carità pubblica. A Nazareth il Creatore del mondo si affatica nel lavoro per guadagnare il pane quotidiano. I Nazareni, meravigliati della sua sapienza, esclamano: «Non è un falegname e figlio d'un falegname?». Nella vita apostolica, percorre vaste province a piedi, vive di pane d'orzo e di pesce secco; non ha di che nutrire sè ed i suoi e per aiutare i poveri non ha che le elemosine di qualche pia donna. E come è vissuto nello spogliamento, muore spoglio di tutto sopra la croce, e il suo corpo va a riposare in un sepolcro imprestato. 

 

2° PUNTO: Le preferenze. — Il Cuor di Gesù dà le preferenze ai poveri, perchè essi praticano più facilmente l'umiltà e il distacco. I primi adoratori di Gesù sono poveri pastori. La maggior parte degli apostoli è di poveri pescatori che non hanno altra sostanza che le barche e le reti. Vive con loro tre anni continui malgrado la rudezza dei loro costumi. La prima delle beatitudini è in favore dei poveri, e promette loro il regno dei cieli. Le folle che lo seguono, e lo circondano, che l'acclamano e s'attaccano ai suoi passi, sono sopratutto i piccoli ed i poveri. Due volte egli moltiplica miracolosamente i pani e i pesci, perchè quei cari poveri non vengano meno lungo la strada. Si gloria d'evangelizzare i poveri; s'appella alla profezia d'Isaia, che ha notato l'evangelizzazione dei poveri come una delle prove della missione del Messia. E' così povero, lui e i suoi, che gli occorre un miracolo per pagare il tributo al Tempio (S. Matt. XVII). Egli vuole che gli apostoli compiano la missione sotto la divisa e nello spogliamento della povertà: «Non abbiate nè oro, nè argento, nè borsa alla cintura, nè sacca da viaggio, nè vestiti, nè ricambio. Prenderete il pane dell'elemosina» (San Matt. X, 9). Preferite, diceva loro, la compagnia dei poveri, voi non avrete allora da rispondere ad inviti fastosi che vi lasceranno senza meriti (S. Luca XIV, 12). E si affligge per tante anime abbandonate, per l'egoismo farisaico, e vanno come greggi senza pastore (S. Matt. IX). Quantunque sia sempre buono verso tutti, serba le preferenze per i piccoli e per gli umili. 

 

3° PUNTO: La carità. - Con quanta istanza nostro Signore ritorna ad ogni momento sul dovere dell'elemosina ai cari poveri! «Date ai poveri, dice, e la vostra anima sarà purgata dalle colpe» (S. Luca XI, 41). Anche i duri ed orgogliosi farisei saranno perdonati, se si piegheranno a dare il superfluo ai poveri. Egli si tiene cari i più abbandonati da tutti, e si obbliga a ripagare tutto il bene che verrà fatto loro (S. Matt. X, 42). A seconda della durezza o della carità a loro riguardo egli pronuncerà al giorno del giudizio la sentenza dalla quale risulterà se siamo degni di maledizione o di benedizione eterna (San Matt. XXI, 31). Sono i poveri che egli invita al festino del regno dei cieli (S. Luca XIV,21). Tutta la simpatia si riferisce al povero Lazzaro abbandonato dal cattivo ricco e gli attribuisce un compenso eterno in cielo (San Luca XVI, 19). Una volta sola nella vita egli trasale di gioia, ed è perchè il Padre si degna rivelare ai semplici ed ai piccoli i misteri che egli nasconde ai sapienti ed ai prudenti; ed esprime allora nettamente la preferenza: «Mio Padre mi ha dato tutto nelle mani, ed io chiamo chi voglio alla conoscenza di lui, venite dunque a me voi tutti che siete affaticati e che soffrite, ed io vi consolerò» (S. Matt. XI, 25). II Cuor di Gesù ha preferenze, ha amici che predilige, e che s'uniscono a lui nella vita religiosa, ma a condizione però che abbraccino la povertà come l'ha abbracciata lui, e che si facciano amici dei poveri. 

 

Risoluzioni. — O buon Maestro, fate regnare nel mio cuore il distacco che regnava nel vostro. Che sacrificio dovrò fare oggi per imitarvi maggiormente? Datemi anche lo spirito di compassione per i piccoli, gli umili, i sofferenti. Perdonatemi tutte le concessioni che troppo sovente ho fatto allo spirito di sensualità e di comodità. 

 

FIORETTO: — Fa un atto di sottomissione e di confidenza in Dio; recita cinque Pater a S. Gaetano da Tiene, di cui oggi celebriamo la festa.

 

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