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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

17° Agosto

LA FEDE DEL CENTURIONE 

 

Ma il centurione rispondendo disse: Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di solamente una parola e il mio servo sarà guarito. Io sono un uomo subordinato ad altri, ed ho sotto di me dei soldati, e dico a uno: Va, ed egli va; e all'altro: Vieni, ed egli viene. Gesù udite queste parole ne restò ammirato, e disse a coloro che lo seguivano: In verità io vi dico, che non ho trovato fede così grande in Israele (S. Matteo, VIII, 8). 

 

1° Preludio. Quest'ufficiale romano, uomo giusto e retto, ci dà un esempio ammirabile di fede. 

 

2° Preludio. O Signore, mettete una fede viva nel mio cuore; la domando al vostro divin Cuore. 

 

1° PUNTO: Le qualità della fede. — La perfezione della fede, dice san Giovanni, sta nel credere all'amore di nostro Signore per noi (S. Giov. IV, 16). La fede del centurione era proprio così. La fede deve esser chiara, tuttavia non chiede un lusso esagerato di prove. I Giudei, per credere, chiedevano ogni giorno nuovi prodigi, e Gesù li rimproverava per questo (S. Giov. IV, 48). Il centurione invece fu pago di sapere che Gesù guariva molti malati con una bontà estrema. La fede deve essere confidente e ferma: e quella del centurione fu tale: egli non dubitò, ebbe confidenza, insistette, credendo anche che Gesù può guarire pur stando a lunga distanza. La fede deve essere penetrata d'umiltà. Ecco che il nostro ufficiale non osa andar lui stesso da Gesù, ma invia un anziano della sinagoga, poi un vicino: egli non si crede degno che Gesù entri sotto il suo tetto. La fede si fortifica in mezzo alle prove. Nostro Signore ha sovente provata la fede con un primo rifiuto, come fece per esempio con la Cananea. Bisogna confessare la propria fede, e non mai arrossirne. Tale fu la condotta del centurione, il quale, straniero e pagano, meravigliò i giudei con la vivacità della fede. 

 

2° PUNTO: Potenza della fede. — «Tutto è possibile a colui che crede» diceva nostro Signore al padre del povero lunatico (S. Matt. IX). — La fede è la forza che trionfa sul mondo, ripetono gli apostoli nelle epistole (S. Giov. I; Ebr.XI). La fede ottiene la guarigione dell'anima e del corpo: nostro Signore l'ha mostrato per mezzo del paralitico: con il guarirlo e rimettergli i peccati. La fede comanda a tutta la natura, ed opera i più grandi prodigi. San Paolo ricordava agli Ebrei tutte le meraviglie della fede nell'Antico Testamento (Ebr. XI): le benedizioni d'Abramo, i miracoli di Mosè… È nella misura della fede che i malati ottengono da nostro Signore la guarigione, gl'indemoniati la liberazione. Bisognerebbe ricordare qui tutti i miracoli di nostro Signore e citare tutto l'Evangelo. — «Io non ho trovato tanta fede in Israele» esclama nostro Signore davanti l'umiltà credente del centurione. — «O donna, la tua fede è grande!» dice alla Cananea. — «Credete voi, che io lo possa fare?» domanda ai ciechi di Cafarnao. — «Se tu potessi credere!» risponde al padre del lunatico; «tutto è possibile a chi crede». — «Sia fatto secondo la vostra fede» dice a molte riprese. — «Signore, dice il lebbroso di Galilea, voi potete purificarmi». E Gesù toccandolo gli rispose: «Sii purificato» — «Credi solamente, e tua figlia vivrà» dice a Giairo. — A molti ripete: «La vostra fede vi ha salvati» . — Agli apostoli che s'affliggono di non poter operare certe guarigioni, nostro Signore rivela il motivo della loro impotenza : «È causa della vostra incredulità» . — «Uomini di poca fede, dov'è la confidenza?» dice loro fra i terrori delle tempeste, — E promette loro che opereranno prodigi, se avranno solamente tanta fede quanto un granello di senape. E l'ultimo, rimprovero che indirizza loro prima di risalire al cielo, è d'aver creduto così lentamente ai testimoni della risurrezione. — Signore, aumentate la mia fede, e guaritemi da ogni mia infermità. 

 

3° PUNTO : Come s'acquista la fede, come si ricupera, e come si aumenta. — La fede si acquista, e si aumenta con un desiderio vivo, con una preghiera ardente, con atti ripetuti. «Signore, aiutate l'impotenza della mia fede!» esclamava il padre del lunatico (S. Matt. IX). E gli apostoli domandano al Salvatore: «Perchè dunque non abbiamo potuto cacciare questo demonio del lunatico?». E Gesù risponde: «Per la mancanza di fede». In verità vi dico: «Se voi avrete tanta fede come un granello di senape, voi direte a questa montagna: — Va fin là — ed ella vi andrà. — Voi direte a questo rovo : Sradicati, e vai a piantarti in mezzo al mare, — e vi obbedirà tosto, e niente vi sarà impossibile» — Signore, aumentate la nostra fede — esclamarono i discepoli. Gesù prova sovente la nostra fede per purgarla e per moltiplicarne gli atti. Fece infatti così per la Cananea che domandava la guarigione della figliuola: «Lascia prima che i figliuoli si satollino, non conviene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cani» La Cananea risponde: «Ma i cagnolini mangiano le briciole che i figliuoli lasciano cadere». La fede e l'umiltà di questa donna toccano il Cuor di Gesù. Cominciamo a vivere secondo la nostra fede ancora debole, ed ella s'accrescerà. Sarà, questa la ricompensa divina. Nostro Signore ci ha tracciato lui stesso questa via: «Se qualcuno comincia a compiere la volontà del Padre, avrà, il lume della fede, e riconoscerà la divinità della mia dottrina» (San Giov. VII, 17). 

 

Risoluzioni. — Io credo, o Signore, ma aumentate la fede. Voi attendete da me una fede viva, il vostro divin Cuore desidera vedermi vivere di fede, aiutatemi, aiutatemi! Voglio cominciare a vivere da vero credente, per ottenere lumi più vivi e più penetranti. 

 

FIORETTO: — Visita il SS. Sacramento; recita il Pange lingua o almeno il Tantum ergo.

 

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