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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

30° Settembre

SAN GIROLAMO, IL SANTO DI BETLEMME 

 

Tutte le cose che sono state scritte per nostro ammaestramento furono scritte affinché mediante la pazienza e la consolazione delle scritture abbiamo speranza. Il Dio poi della pazienza e della consolazione diede a voi di avere uno stesso animo gli uni per gli altri secondo Gesù Cristo. Onde di uno stesso animo con una sola bocca glorifichiate Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo (ai Rom., XV, 4). 

 

1° Preludio. Cercare la propria forza e consolazione nelle sacre Scritture e lodare Dio in comune, ecco la vita di san Girolamo. 

 

2° Preludio. Santo dottore, ottenetemi la stessa grazia: l'amore della sacra Scrittura e l'unione con i miei fratelli. 

 

1° PUNTO: Le austerità e l'unione per Dio. — San Girolamo fece studi brillanti, e si lasciò trascinare un momento dalle vanità del mondo. Ritornato a Dio, ricevette il battesimo, e si ritirò nella solitudine, vicino ad Antiochia per darsi allo studio ed alla penitenza sotto la direzione dell'abate Teodosio. Il demonio venne a tentarlo ed a ricordargli i piaceri di Roma; san Gerolamo respinse gli assalti del tentatore raddoppiando le austerità; si coricava sulla nuda terra, si batteva il petto con una pietra, passava i giorni e le notti a piangere, trascurando di prender cibo per parecchi giorni. Nutriva una santa passione per la vita monastica, e questa passione la manifestò nelle lettere che scriveva per suscitare vocazioni: «Vi invito, affrettatevi, scriveva al giovane Eliodoro, voi avete disprezzate le preghiere, forse ascolterete i miei rimproveri. Soldato effeminato, che fate dunque sotto il tetto paterno?... Quand'anche vostro nipote vi si_ attaccasse al collo, quand'anche la madre con i capelli discinti vi mostrasse traverso gli abiti strappati il seno che vi ha nutrito, quand'anche vostro padre si fosse disteso sulla soglia della porta, superate questi ostacoli, e ad occhi asciutti venite a porvi sotto lo stendardo della croce... L'amore di Dio e il timore dell'inferno rompono facilmente queste catene». 

 

2° PUNTO : La Sacra Scrittura. — Nessuno ha amato e studiato la Sacra Scrittura meglio di san Girolamo. Nostro Signore stesso l'aveva esortato a quest'amore ed a questo studio, e lo aveva rimproverato, in una visione, di attaccarsi troppo alle letture profane determinandolo a non studiare più che sui libri santi. San Girolamo non risparmiò niente per riuscire a questo scopo, studiò l'ebraico con gl'Israeliti, visitò la Palestina, e vi ricercò le tradizioni ed i ricordi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Chiamato a Roma dal Papa Damaso per prendere parte a un concilio, ebbe da lui l'incarico di rivedere la traduzione dei libri santi. In quel tempo erano a Roma nobili cristiane che riunivano nei palazzi le vergini e le vedove, con le quali conducevano una vita tutta santa. Fra queste si distingueva santa Paola, Marcella ed Eustochio. Dietro il loro invito, san Girolamo commentò le sacre scritture, e le sue esortazioni fecero avanzare queste sante donne sulla via della perfezione. Seppe anche trarre dalle sacre Scritture armi capaci di combattere le eresie degli Apollinaristi e dei Pelagiani, e non se ne valse meno per trarne lezioni di pietà e di perfezione. Ed è in questo che dobbiamo imitarlo. Nutriamoci del Vangelo onde apprendervi il modo di conformarci ai sentimenti ed alle virtù del Cuore di Gesù. 

 

3° PUNTO: Betlemme. — San Gerolamo amava immensamente Betlemme. I misteri della nascita di nostro Signore lo innamoravano, e questa natura piuttosto rude ed austera, questo leone del deserto, amava ardentemente il bambino di Betlemme. Egli aveva dimorato a Betlemme prima di venir chiamato dal papa Damaso, e vi si fissò nuovamente dopo diverse prove morali, che lo allontanarono da Roma per sempre. Non trovava nulla di maggiormente utile da meditare quanto le lezioni d'umiltà, e di povertà e di distacco che vengono dal presepio. Fondò quindi su quella terra benedetta monasteri per uomini e monasteri per donne, nei quali attirò la parte eletta della società romana: Vi si pregava, si praticava la penitenza, e si consacrava la mente allo studio della sacra Scrittura, che era già stata la delizia di san Gerolamo. Avanzando quindi in scienza e in santità, da tutti i paesi si rivolgono a lui come ad un oracolo, per consultarlo: Sulla fine della vita ebbe a combattere i Pelagiani, i quali sostenevano. errori perniciosi sulla grazia; questi eretici, furiosi di vedersi vinti, sopraffatti dagli scritti del santo dottore, vennero ad appiccare ii fuoco ai due monasteri di Betlemme. San Gerolamo non sopravvisse molto a quest'odioso attentato, e questa prova accettata con rassegnazione lo preparò al sacrificio supremo. 

 

Risoluzioni. — Leggerò ogni giorno con rispetto, con devozione, qualche pagina della sacra Scrittura. Amerò i deliziosi misteri di Betlemme; vi andrò sovente con il pensiero, e specialmente all'ora dell'Angelus, per ricordarmi le grandi lezioni d'umiltà e di distacco. 

 

FIORETTO: — In quale stato è l'anima tua? Cinque Pater a Gesù che ti scampi dall'Inferno.

 

 

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