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UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

6° Gennaio

S. Giuseppe fu l'uomo giusto per eccellenza. 

 

Chi fu S. Giuseppe ? S. Giuseppe fu l'uomo giusto per eccellenza! Giuseppe era uomo giusto, ecco le poche parole, con cui lo Spirito Santo nel Vangelo ci descrive quel cumulo immenso di virtù e di grazie ch'Egli aveva versato nell'anima di S. Giuseppe. Un misterioso silenzio nei libri santi ci nasconde le particolarità dei fatti e degli esempi della vita di S. Giuseppe, prima delle sue nozze con Maria Santissima. Ma tuttavia quei lampi di luce divina, che escono dalle poche parole del Vangelo, gettano tanto fulgore di santità e di gloria sulla vita di quest' umilissimo Santo, che ce lo fanno apparire più bello e più grande nel suo stesso nascondimento. Difatti: se quel raggio che è più prossimo al sole è più sfolgorante, e quell'acqua che si attinge vicino alla sorgente è più cristallina e pura, che diremo di S. Giuseppe che fu si prossimo al Sole di Giustizia e si intimamente congiunto alla purissima Vergine Maria ? Giuseppe era uomo giusto! Al dir di S. Tommaso, queste parole non solamente indicano la giustizia presa come virtù particolare, che rende a ciascuno ciò che gli si deve, ma comprendono nel loro intimo significato l'esercizio di tutte le virtù in grado eminente. La giustizia è fortezza, la giustizia è prudenza, la giustizia è mansuetudine, è benignità, è pietà; la giustizia è carità verso Dio e verso il prossimo, nel che consiste la pienezza della legge e della santità. Egli è forte, prudente, mansueto, benigno, pio, puro, pieno di carità: Egli è giusto! Giusto nella parola, giusto nel fatto. Onde a me pare poco il dire che S. Giuseppe fu più puro degli Angeli, più illuminato dei Patriarchi e dei Profeti, e che in tutte le virtù fu trovato giusto per eccellenza. Quello poi che merita maggior encomio si è, che S. Giuseppe ha saputo custodire il suo spirituale tesoro con umiltà profondissima, la quale mentre lo faceva vivere ignorato al mondo, lo rendeva sempre più grande ed accetto agli occhi di Dio. E noi che siamo avvezzi ad ammirare e lodare più l'apparenza che la sostanza della virtù, all'esempio di S. Giuseppe, di cui lo Spirito Santo ha fatto si splendidi elogi, distruggiamo i pregiudizi dell'umano orgoglio, ed impariamo ad apprezzare e praticare quelle virtù modeste che sfuggono agli occhi del mondo, quelle virtù interiori e nascoste, che non ci attirano gli applausi degli uomini, ma ci rendono santi e cari innanzi a Dio, che scruta i cuori e dà la sua grazia agli umili, mentre resiste ai superbi e li confonde. 

 

PROPOSITO. 

Ad onore di S. Giuseppe mi sforzerò di sradicare dal mio cuore i vizi predominanti e sostituirvi le opposte virtù.

 

ESEMPIO. 
Un dolce rimprovero di S. Giuseppe. Un religioso di eminente perfezione fu una notte violentemente assalito dallo spirito impuro con le più laide tentazioni. Soccorso però dalla grazia, potè riportare una completa vittoria. Recandosi all'indomani il pio religioso alla città in compagnia del suo Superiore, vide farsegli incontro un personaggio vecchio anzi che no, ma dall'aspetto grave e maestoso, il quale gli disse : Padre , nella lotta che sosteneste col demonio impuro la scorsa notte, perchè non ricorreste a S. Giuseppe per un pronto soccorso? O perchè non recitaste almeno la sua orazione ond'Egli accorresse in vostra difesa fra sì urgente pericolo? — Colpito il religioso al vedere così noto ad altri il proprio cuore, disponevasi a rispondere, allorchè s'avvide essere istantaneamente scomparso il maestoso vegliardo. Ambedue allora furono d'avviso, che questi, altri non era, se non il santo Patriarca , il quale si degnò manifestare quanto gradisca che riponiamo la nostra fiducia nella possente sua proiezione, specialmente nei pericoli di perdere la virtù della purità che fu a Lui sì cara. 

 

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