UN ANNO CON DON BOSCO

 

19° Giugno

 

198) Che cos'è scandalo? 

 

Scandalo è dare al prossimo, con qualunque atto cattivo, occasione di peccare. 

 

181 - Martirio del vecchio Eleazaro. 

 

Fra quelli che incontrarono coraggiosamente la morte durante la crudele persecuzione di Antioco, si annovera un vecchio di nome Eleazaro ed una madre con sette suoi figliuoli detti Maccabei. Era Eleazaro un vecchio di novant'anni nell'universale ammirazione per la sua sapienza. Condotto al cospetto del re, si voleva costringerlo a trasgredire la legge del Signore; e gli veniva persino aperta la bocca, perchè mangiasse carne vietata dalla legge. Ma egli ricusò costantemente. Alcuni amici, mossi da falsa compassione, si esibirono di fargli recare delle carni non proibite, e lo consigliarono a fingere obbedienza al Re per evitare la morte. « Questa finzione, loro rispondeva, non conviene alla nostra età: non darò giammai questo scandalo ai più giovani, i quali diranno che Eleazaro di novant'anni è passato al paganesimo. Se io mi appigliassi al vostro consiglio, scamperei dai supplizi degli uomini; ma dalle mani dell'Onnipotente nè vivo nè morto potrò fuggire ». Proferite queste parole, fu trascinato al supplizio, e straziato da fieri tormenti gloriosamente morì, lasciando un raro esempio di fortezza e di virtù, a cui parecchi tennero dietro. (Bosco, Storia Sacra)

 

182 - Meglio strangolarvi! 

 

Una domenica, mentre Mamma Margherita andava alla Santa Messa tenendo per mano Giuseppe e Giovanni, precedeva un gruppo di quindici o venti giovinastri, capeggiati da un uomo sui sessant'anni. Costui parlava con gli altri ad alta voce di cose oscene e gettava a dritta e a sinistra frizzi indecenti. Margherita non potè tenersi e, avvicinatasi, dapprima lo riprese dolcemente e poi con energia, ma inutilmente. Quando fu sola, la santa donna si fermò e disse ai figli: « Sapete quanto amore io vi porti: eppure, piuttosto che voi diveniate malvagi come quel lurido vecchione, non solo preferisco che il Signore vi faccia morire qui sull'istante, ma mi sentirei il coraggio di strangolarvi io stessa con le mie mani ». (M. B.,I, 162-164). 

 

183 - Il libraio a Dio e i libri al fuoco. 

 

Una sera Don Bosco, passando per Porta Palazzo, si fermò sotto i portici a sinistra ed osservava un banco di libri in vendita. Il venditore gli disse che quei libri non facevano per lui, perchè libri di protestanti. Allora egli rispose: « Vedo che non fanno per me; ma sarete poi contento in punto di morte d'aver venduto tali libri? ». E, salutandolo, se ne andò. Mentre si allontanava, il venditore chiese ai vicini chi fosse quel prete, e gli fu risposto essere Don Bosco. All'indomani si portò da lui e finì per portargli tutti quei libri e rimettersi sulla buona via. (M. B., IV, 223). 

 

184 - Contegno di Luigi Comollo. 

 

Comollo partì con i compagni. 

« Mentre traversavamo la città di Chieri, giunti alla piazza detta del Piano, ci siamo trovati vicino ad un saltimbanco che con giochi e salti tratteneva gli oziosi e i buontemponi. — Guarda qui un momento, dissero due compagni al Comollo; ascolta che belle cose! Costui ce ne dice tante che ci fa ridere assai! Il Comollo con una strappata si licenziò dai due poco delicati amici dicendo: — Costui dirà dieci parole per far ridere, ma l'undecima è cattiva e vi darà scandalo. D'altronde mio zio mi ha molto raccomandato di non mai fermarmi ad assistere nè ciarlatani, nè saltimbanchi, nè bussolotti, nè altri pubblici spettacoli; perchè egli diceva: In questi luoghi uno può andare con l'anima innocente, ma sarà un miracolo se ritorna in questo stato. Un giorno alcuni suoi compagni vollero andar con lui nel ritorno dalla scuola. Ma per la via passando di parola in parola finivano con discorsi che a lui non piacevano. Egli si pose ad accelerare il passo per lasciarli indietro. Allora i finti amici dissero: — Giacché hai tanta fretta ricevi questo libro. Tu in esso troverai tanti begli esempi. Luigi lo prese, ma giunto a casa trovò che sebbene non fosse libro assolutamente proibito era tuttavia certamente dannoso all'inesperta gioventù. Senza sgomentarsi, come per divertirsi preparò una bella fiammata, poi gettando questo libro sul fuoco si mise a ridere, saltare, scherzare dicendo: — Eccoti o libro! Tu volevi mandar me ad bruciare, ed io brucio te. Sì! brucia pure su questo fuoco, che così per cagion tua io non andrò a bruciare nell'inferno. Ascoltava assai volentieri parlare dei suoi compagni, dei suoi superiori e anche in generale dei preti. Ma quando alcuno voleva raccontare qualche cosa ad essi riguardante, tosto premetteva o doversene parlar bene, o tacere affatto, perchè erano ministri di Dio. In simile guisa andava il nostro Luigi preparandosi alla vestizione clericale di cui parlava sempre con venerazione e con gioia. « Possibile, soleva dire, che io miserabile guardiano di buoi abbia a diventare prete, pastore delle anime? Eppure a nessuna altra cosa mi sento inclinato: questo mi dice il confessore, me lo dice la volontà, solo i miei peccati mi dicono il contrario. Ne andrò a subire l'esame, l'esito del quale mi sarà quale arbitro della volontà divina sulla mia vocazione ». Si raccomandava anche spesso ad alcuni colleghi che pregassero, perchè il Signore lo illuminasse, e gli facesse conoscere se fosse o no chiamato allo stato Ecclesiastico. Così fra la stima dei compagni, fra l'amore dei superiori, onorato e tenuto da tutti qual vero modello d'ogni virtù, compiva il corso di Retorica l'anno 1836 ». (Bosco, Vita di Luigi Comollo). 

 

FRASE BIBLICA. - L'amore del Signore è per sempre. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Non si usi deplorevole benignità con gli scandalosi.

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, Spirito di scienza, regolate in me il desiderio di sapere, affinchè io mai non brami di conoscere cosa, che mi sia dannosa. Concedetemi di conoscere interamente il nulla dei beni terreni; fate che io impari a praticare sempre meglio i doveri di religione, e del mio stato. Insegnatemi ancora come adempirli nel modo a Voi piú gradito. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO. — Non parlare di te senza necessità; se sei offeso, taci per amore di Gesù umile, a meno che t'incomba il dovere di difenderti.

 

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