
UN ANNO CON DON BOSCO
7° Dicembre
§ 3. Accusa dei peccati.
372) Che cos'è l'accusa dei peccati?
L'accusa dei peccati è la manifestazione dei peccati fatta al sacerdote confessore, per averne l'assoluzione.
170. La camera della gioia.
Don Costantino Giulio, successore del Teologo Murialdo nella direzione dell'opera pia degli Artigianelli, in Torino, diceva ad alcuni salesiani: « Voi avete in casa vostra una gran fortuna che nessun altro ha in Torino, e neppure hanno le altre comunità religiose. Avete una camera nella quale chiunque entra pieno di afflizione, ne esce raggiante di gioia; e questa è la camera di Don Bosco! ». E si riferiva alla consolazione celeste che portava alle anime il confessarsi da Don Bosco. (M. B. VI, 441)
171. Fino a Sassi.
Mentre Don Bosco nella primavera del 1846 si trova a Sassi in riposo, quasi sfinito dal lavoro, gli alunni dei Fratelli delle Scuole Cristiane, suoi penitenti, lo attendono per fare a lui la confessione degli Esercizi Spirituali. Non vedendolo comparire, ottenuto il permesso dai superiori, vanno a cercarlo a Valdocco. Qui vengono a sapere che è a Sassi, e, senza darsi preoccupazione di conoscere perfettamente il luogo e la distanza, s'incamminano a schiere. Mal pratici del luogo smarriscono la strada, errando per prati e per campi, finché, madidi di sudore, inzaccherati di fango, sfiniti per la stanchezza e la fame, giungono presso Don Bosco. Erano circa trecento. Don Bosco cerca di persuaderli a ritornare, per non causare pena ai superiori e ai parenti, ma i giovani insistono dicendo: — Siamo digiuni e vogliamo confessarci e comunicarci da lei. Don Bosco deve accontentarli e, aiutato da alcuni Sacerdoti, confessa sino ad un'ora dopo mezzogiorno. Immaginate l'appetito di quei giovani digiuni fino a quell'ora, dopo una simile passeggiata. E come sfamarli? Il Curato supplisce al miracolo della moltiplicazione dei pani con la sua carità: estrae dalla sua dispensa quanto può servire; va dai vicini e così ognuno ha il necessario ristoro. (M. B. II, 453-457).
373) Di quali peccati siamo obbligati ad accusarci?
Siamo obbligati ad accusarci di tutti i peccati mortali non ancora confessati o confessati male ; giova però confessare anche i veniali.
172. Il confessore è padre.
Don Bosco nella vita di Michele Magone parla così: « Per prima cosa vi raccomando di far quanto potete per non cadere in peccato: ma se per disgrazia vi accadesse di commetterne, non lasciatevi mai indurre dal demonio a tacerli in confessione. Pensate che il confessore ha da Dio il potere di rimettere ogni qualità, ogni quantità di peccati. Più gravi saranno le colpe, più egli godrà in cuor suo, perchè sa essere assai più grande la misericordia divina, che per mezzo di lui vi offre il perdono e applica i meriti infiniti del prezioso Sangue di Gesù Cristo, con cui egli può lavare tutte le macchie dell'anima vostra. Ricordatevi che il confessore è un padre il quale desidera ardentemente di farvi tutto il bene possibile, e cerca di allontanare da voi ogni sorta di male. Non temete di perdere la stima presso di lui confessandovi di cose gravi, nè che egli venga a svelarle ad altri. Poiché dovesse perdere anche la propria vita non dice, nè può dire ad alcuno la minima cosa relativa a quanto ha udito in confessione... Io vi assicuro, o cari giovani, che mentre scrivo mi trema la mano pensando al gran numero di cristiani che vanno all'eterna perdizione soltanto per aver taciuto o por non aver esposto sinceramente certi peccati in confessione! Se non sai come esprimerti di' solamente al confessore che hai qualcosa nella vita passata che ti dà pena. Il confessore ne ha abbastanza; tieni conto solo di quanto egli ti dice, e sta sicuro che ogni cosa sarà aggiustata... Andate con frequenza a trovare il vostro confessore, pregate per lui, seguite i suoi consigli, non cambiatelo senza necessità. Però se aveste qualche cosa sulla coscienza che non osate manifestare al confessore ordinario, piuttosto di fare un sacrilegio, cambiatelo non una, ma mille volte ». (M. B. II, 150-152).
FRASE BIBLICA. — Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Ricordatevi che il confessore è un padre, il quale desidera ardentemente di farvi tutto il bene possibile, e cerca di allontanare da voi ogni sorta di male.
PREGHIERA DEL MESE. — Onnipotente ed eterno Iddio, usate misericordia al vostro servo, nostro sommo Pontefice (Nome), e secondo la vostra misericordia guidatelo sulla via dell'eterna salute, affinchè per la grazia vostra desideri con ardore e compia con fortezza quanto vi piace. O Signore, conservatelo, fortificatelo e rendetelo felice sulla terra, e non permettete mai che egli cada nelle mani dei suoi nemici. Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, umiliati, convertiti i suoi nemici e a capo di numerosissimo gregge giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo Pastore, l'eterno premio. Per Gesù Cristo nostro Salvatore. Così sia. (Don Bosco)
FIORETTO: Recita nove Ave Maria con la giaculatoria: "Sia benedetta la santa ed immacolata Concezione della Beata Vergine Maria Madre di Dio"; soffri senza lamentarti.
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