UN ANNO CON DON BOSCO

 

17° Dicembre

 

CAPO VII 

 

ORDINE 

 

397) Che cos'è l'Ordine? 

 

L'Ordine è il sacramento che dà la potestà di compiere le azioni sacre riguardanti l'Eucaristia e la salute  delle anime, e imprime il carattere di ministri di Dio. 

 

(...) 

 

217. Tutti preti! 

 

Nel 1876, la terza sera dopo il suo ritorno dal viaggio in Liguria,  Don Bosco sfogò il suo cuore coi suoi figli di Valdocco dando la buona  notte: « Miei cari figlioli, io vi vorrei vedere tutti preti, e presto, a lavorare nella vigna del Signore; ma di quei preti zelanti che non pensano  ad altro se non a salvare le anime; di quei preti zelanti che vogliono  prepararsi una bella corona di gloria in Paradiso! ».  (M. B. XII, 131-132). 

 

218. Così fa il prete. 

 

Don Bosco era solito dire ai suoi Salesiani: « Un prete è sempre  prete e tale deve manifestarsi in ogni sua parola. Ora, esser prete vuol  dire aver per obbligo continuamente di mira i grandi interessi di Dio,  cioè la salute delle anime. Un sacerdote non deve mai permettere che  chiunque si avvicini a lui parta senza aver udita una parola, che manifesti il desiderio della salute eterna della sua anima! ».  (M. B. III, 74-75). 

 

398) Chi è ministro dell'Ordine? 

 

Ministro dell'Ordine è il Vescovo, che dà lo Spirito  Santo e la potestà sacra con l'imporre le mani e consegnare gli oggetti sacri propri dell'Ordine, dicendo le  parole della forma prescritta. 

 

219. Uno di voi sarà Vescovo. 

 

Nel 1855, parecchi chierici scherzavano con Don Bosco discorrendo della loro futura condizione. Don Bosco dopo un po' di silenzio  disse:  — Uno di voi sarà vescovo.  Ciò riempì tutti di meraviglia poiché tutti erano di bassa condizione  mentre in quei tempi si era soliti eleggere i vescovi tra i ricchi e tra i  personaggi di eccezionale ingegno. Erano presenti i chierici Turchi,  Reviglio, Cagliero, Francesia e Anfossi.  Nel 1883 Don Bosco porgeva a Don Cagliero un indizio chiaro  della sua futura elevazione all'episcopato, quando nell'atto di partir  per la Francia, gli consegnava una scatoletta dicendogli: « Questo è per  te ». E se ne partì. Tempo dopo Don Cagliero aprì la scatoletta e vi  trovò un prezioso anello.  Nell'ottobre del 1884, avvenuta l'elezione episcopale di Mons.  Cagliero a Vescovo titolare di Magida, questi domandò a Don Bosco che volesse svelargli il segreto di trent'anni addietro, quando aveva  detto che uno dei suoi chierici sarebbe stato Vescovo.  — Sì — gli rispose Don Bosco — te lo dirò alla vigilia della tua  consacrazione.  E fu la sera di quel giorno che Don Bosco, passeggiando da solo con  Mons. Cagliero gli disse:  — Ti ricordi della grave malattia fatta quando eri giovane?  — Sissignore, mi ricordo — rispose Cagliero — e mi rammento  che lei era venuto per amministrarmi gli ultimi Sacramenti e mi disse  che sarei guarito e che col mio breviario sarei andato lontano a lavorare  nel sacro ministero del Sacerdote e... non mi disse altro.  Allora Don Bosco gli raccontò come in quella occasione avesse  visto una colomba posare sul suo capo un ramo d'olivo, e molti selvaggi attorniare ansiosi il suo letto. Da ciò egli aveva argomentato  sul suo avvenire. Mons. Cagliero, dopo aver tutto ascoltato, pregò  Don Bosco che volesse in quella sera stessa raccontare tutto ciò ai confratelli del Capitolo Superiore. Don Bosco lo esaudì. (M. B. V, 110-113). 

 

399) Perchè il Sacramento che fa i ministri di Dio si chiama Ordine? 

 

Il Sacramento che fa i ministri di Dio si chiama Ordine, perchè comprende vari gradi di ministri, l'uno  subordinato all'altro, dai quali risulta la sacra Gerarchia. 

 

220. Il santo Breviario. 

 

Don Barberis presentò una lista di ordinandi suddiaconi a Don  Bosco, il quale fece tosto le meraviglie di non trovarvi i nomi di alcuni  chierici. Don Barberis osservò che questi facevano scuola e se avessero  avuto il suddiaconato, la recita del Breviario avrebbe fatto perdere  troppo tempo. Don Bosco lo interruppe:  — Ma che dici? Fa perdere tempo la recita del Breviario? anzi,  ne fa guadagnare. Il Breviario procurerà a questi chierici più cognizioni che non tanti libri e maestri e li ispirerà nell'insegnare ai loro allievi la scienza di Dio e dell'anima. — E conchiuse a modo d'interrogazione: — Non è vero che questo è il più bel tesoro del chierico, quando  è in sacris? ». (M. B. IX, 293). 

 

221. Il prete non va solo! 

 

Trovandosi Don Bosco a Marsiglia nel 1883, un ricco signore e  gran benefattore della casa, desiderava di procurare a suo figlio chierico l'improvvisata di una visita del Santo. Il signor Olive, portatosi  al Seminario, al vice Rettore, in mancanza del Rettore domandò la  licenza di poter vedere il giovane Olive.  — Non si può. I seminaristi sono a scuola.  — Ma questo è un caso eccezionale — osservò Don Bosco.  — Mi rincresce.  La tenzone si protrasse fra la gentile insistenza da una parte e  il rifiuto cortese dall'altra, finché il signor Olive, padre del chierico,  perduta la pazienza, vi pose termine dicendo stizzito al vice Rettore:  — Ma sa lei con chi parla? Questi è Don Bosco.  Il sacerdote cadde in ginocchio ripetendo:  — Don Bosco! Don Bosco!  E corse a suonare la campana, sempre gridando: « Don Bosco!  Don Bosco! ». A quel suono, a quelle voci corsero fuori dalle aule professori e alunni gridando essi pure: « Don Bosco! Don Bosco! ». Si precipitarono per le scale, gli si strinsero attorno e gli afferrarono le mani  per baciarle. Nel frattempo rientrava il Rettore che pregò Don Bosco  di dir loro una parola. Don Bosco con tutta semplicità prese ad interrogarli:  — Quanti diaconi siete?  — Tanti.  — Quanti suddiaconi siete?  — Tanti.  — Ebbene, voi tutti un giorno sarete preti; ora non dimenticate  mai quello che sto per dirvi: Un prete, o in Paradiso o nell'inferno non  va mai solo; vanno sempre con lui in gran numero anime o salvate  col suo santo ministero e col suo buon esempio, o perdute con la sua  negligenza nell'adempimento dei propri doveri e col suo mal esempio;  ricordatelo bene. (M. B. XVI, 52-54). 

 

FRASE BIBLICA. — Venga il tuo regno di giustizia e di pace. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Chi si rimette pienamente a Dio, é impossibile che non venga esaudito.

 

PREGHIERA DEL MESE. — Onnipotente ed eterno Iddio, usate misericordia al vostro servo, nostro sommo Pontefice (Nome), e secondo la vostra misericordia guidatelo sulla via dell'eterna salute, affinchè per la grazia vostra desideri con ardore e compia con fortezza quanto vi piace. O Signore, conservatelo, fortificatelo e rendetelo felice sulla terra, e non permettete mai che egli cada nelle mani dei suoi nemici. Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, umiliati, convertiti i suoi nemici e a capo di numerosissimo gregge giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo Pastore, l'eterno premio. Per Gesù Cristo nostro Salvatore. Così sia. (Don Bosco) 

 

FIORETTO: Recita nove Gloria Patri, sii umile con tutti.

 

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