UN ANNO CON DON BOSCO

 

18° Dicembre

 

400) Quali sono i gradi della sacra Gerarchia? 

 

I gradi della sacra Gerarchia sono: gli Ordini minori, il Suddiaconato e il Diaconato, che sono preparatori; il Presbiterato o Sacerdozio che dà la potestà di  consacrar l'Eucaristia e di rimettere i peccati; e l'Episcopato, pienezza del Sacerdozio, che dà quella di  conferir gli Ordini, e di ammaestrare e governare i  fedeli. 

 

(...)

 

224. Il suddiaconato. 

 

Avvicinandosi il mese di settembre del 18..., Giovanni Bosco ricevette l'avviso dai superiori del seminario di prepararsi a ricevere il sacro  ordine del Suddiaconato. Ecco come egli stesso nelle sue Memorie descrive questo importantissimo e decisivo avvenimento della sua vita: « Non  bastando la mia parte dei beni ereditati dal padre per formarmi il patrimonio ecclesiastico voluto, mio fratello Giuseppe mi assegnò tutto quello che possedeva. Per le ordinazioni delle quattro Tempora di autunno  sono stato ammesso al Suddiaconato. Ora che conosco le virtù che si richiedono per quell'importantissimo passo, resto convinto che io non  ero abbastanza preparato; ma non avendo chi si prendesse cura diretta  della mia vocazione, mi sono consigliato con Don Cafasso, che mi disse  di andare avanti e di riposare sulla sua parola. Nei dieci giorni di spirituali esercizi tenuti nella casa della Missione a Torino, ho fatto la  confessione generale, affinchè il confessore potesse avere un'idea chiara  della mia coscienza e darmi l'opportuno consiglio. Desideravo di compiere i miei studi, ma tremavo al pensiero di legarmi per tutta la vita;  perciò non volli prendere definitiva risoluzione, se non dopo aver avuto  il pieno consenso del confessore. D'allora in poi mi sono dato il massimo impegno di metter in pratica il consiglio del Teol. Borel: « Con la  ritiratezza e con la frequente Comunione si conserva e si perfeziona la  vocazione ». (M. B. I, 439). 

 

225. Parroco no! 

 

Giovanni Filippello, che accompagnava il giovane Bosco da Castelnuovo a Chieri ove Giovanni si recava a studiare da chierico,  ad un tratto, colpito dalla saggezza del parlare di Giovanni, gli disse:  — Vai solo ora a studiare in collegio e sai già tante cose? Presto  diventerai parroco!  Giovanni Bosco, fissandolo attentamente in volto, gli rispose:  — Parroco? Sai tu che cosa, voglia, dire essere parroco? Sai quali  siano i suoi obblighi? Ciò che egli possiede oltre il suo bisogno, deve  darlo ai poveri; e poi quante altre e gravissime responsabilità! Ah!  caro Filippello, io non mi farò mai parroco. Vado a studiare, perchè  voglio consacrare la mia vita per i giovanetti. (M. B. I, 249-250). 

 

226. « Episcopo vita! ». 

 

Era il mezzogiorno del 29 giugno 1847. Mons. Fransoni, dopo  aver amministrato la Santa Cresima ai giovani di Valdocco nella cappella Pinardi, si muoveva per ritornare in episcopio. I giovani tutti  lo circondarono in modo tale da impedirgli il passo. Chi voleva baciargli la mano, chi toccargli le vesti, chi gridava grazie! e chi evviva!  Facevano ricordare le solenni acclamazioni con le quali i primi Cristiani  salutavano un vescovo: Deo Gratias! episcopo vita! te patrem! te episcopum! Ed egli pareva il Salvatore in mezzo alle turbe commosse.  Se fosse stato loro concesso, gli avrebbero fatto, come gli antichi ai  loro re, e come anch'essi a Don Bosco, un trono delle loro braccia e  portato a casa in trionfo. Questo slancio fece dire al Vescovo:  — Mi convinco oggi più che mai, che la gioventù ha buon cuore,  e se ne può fare quello che si vuole, quando si prenda per la via della  carità.  Riuscito a salire in vettura, tra una salve di fragorosi evviva, fra  gli ossequi e ringraziamenti di Don Bosco, partiva benedicendo l'Oratorio dal più profondo dell'animo. (M. B. III, 233-234). 

 

FRASE BIBLICA. — Attendiamo il germoglio che rallegra il creato. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Cominciamo in mezzo alle difficoltà; ma siate certi che con l’aiuto di Dio supereremo tutto.

 

PREGHIERA DEL MESE. — Onnipotente ed eterno Iddio, usate misericordia al vostro servo, nostro sommo Pontefice (Nome), e secondo la vostra misericordia guidatelo sulla via dell'eterna salute, affinchè per la grazia vostra desideri con ardore e compia con fortezza quanto vi piace. O Signore, conservatelo, fortificatelo e rendetelo felice sulla terra, e non permettete mai che egli cada nelle mani dei suoi nemici. Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, umiliati, convertiti i suoi nemici e a capo di numerosissimo gregge giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo Pastore, l'eterno premio. Per Gesù Cristo nostro Salvatore. Così sia. (Don Bosco)

 

FIORETTO: Recita atto di Carità (clicca) e uno di contrizione (clicca).

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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