UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

12° Ottobre

 

MEZZI DI SANTIFICAZIONE INDICATI DA NOSTRO SIGNORE A SANTA MARGHERITA MARIA 

 

Con Cristo sono confitto in croce. E vivo non già io, ma vive in me Cristo e la vita onde io vivo adesso nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, il quale mi amò e diede se stesso per me (S. Paolo ai Gal., II, 19). 

 

1° Preludio. Vivere in Gesù, perdersi in Gesù; ecco la vita di S. Margherita Maria, come quella di S. Paolo. 

 

2° Preludio. Signore, prendete possesso di tutto il mio essere, del pensiero, della volontà, del cuore mio. Vivete in me, come nei vostri santi. 

 

1° PUNTO: Unirsi al Sacro Cuore di Gesù. — Nostro Signore parlò a santa Margherita moltissime volte: essa ha notato circa settanta rivelazioni; alcune indicano direttamente i mezzi di santificazione personale. Mentre era ancora in noviziato, ella stentava a fare un certo sacrificio; nostro Signore le mostrò il Cuore coperto delle piaghe sofferte per nostro amore, rimproverandole la debolezza nel vincersi per amor suo, e siccome la giovane suora dichiarava di essere lì per soccombere sotto il peso della propria debolezza, nostro Signore le rispose che se avesse posta la propria volontà nella piaga del suo sacratissimo costato, non avrebbe stentato a vincersi. La santa suora allora, esclamò: «O mio Salvatore, mettetecela così dentro e chiudetela così bene che non abbia più ad uscirne». Da quel momento tutto le parve facile. Durante il ritiro che fece per la professione scriveva: «Ecco le risoluzioni che mi detta il mio diletto: Questa è la piaga del mio costato, nella quale tu farai dimora attuale e perpetua; in essa tu potrai vivere della vita dell'Uomo-Dio, vivere come se tu non vivessi più, affinchè io viva perfettamente in te, non cercando niente fuor di me... Io ti circonderò della mia potenza... La tua divisa sia soffrire ed amare alla cieca: un sol cuore, un sol amore, un solo Dio!. Quindi la santa firmava questo detto con il proprio sangue: «Tutto di Dio e niente mio; tutto a Dio e niente a me, tutto per Dio e niente per me!». Meditiamo questi consigli d'unione. 

 

2° PUNTO: Perdersi nel Cuor di Gesù,. — Nostro Signore ha un'espressione che accentua ancora più l'unione con lui; domandando S. Margherita Maria d'inabissarsi o di perdersi nel suo divin Cuore. «La vigilia di un giorno di comunione io domandai al mio Gesù d'unire il mio cuore al suo, poichè erano queste le mie aspirazioni. Allora egli mi fece vedere intimamente il suo bel Cuore più sfolgorante del sole e infinitamente grande. Un piccolo punto, che mi sembrava un atomo completamente nero e sfigurato, faceva sforzi per avvicinarsi a questa bella luce; ma sarebbe stato invano, se questo amoroso Cuore non l'avesse attirato lui stesso dicendo: ”Inabissati nella mia grandezza e guardati dall'uscirne„» Un'altra volta le parve di trovarsi sull'orlo d'un precipizio. S'indirizzò a nostro Signore: «Unico amore dell'anima mia, fatemi conoscere ciò che m'inquieta». Nostro Signore si degnò di presentarsi alla sua anima dicendole di riguardare l'apertura del Sacro Costato che era un abisso sconfinato, scavato con una freccia smisurata, quella dell'amore; le aggiunse che se ella volesse evitare l'abisso che si lamentava di non poter conoscere, bisognava perdersi in questo per il quale si evitano tutti gli altri, essendo la dimora di quelli che l'amano, e che vi incontravano due vie: l'una per l'anima, l'altra per il cuore. L'anima vi trova la sorgente delle acque vive per purificarsi e ricevere nello stesso tempo la vita della grazia. Il cuore vi trova una fornace d'amore che non lascia più vivere che d'una vita d'amore. Perdersi pertanto ed inabissarsi nel Cuor di Gesù e vivervi, vuol dire tenersi alla sorgente della purificazione e della grazia, ed al focolare dell'amore, in guisa che tutti i bisogni della vita spirituale vi trovino la loro soddisfazione. 

 

3° PUNTO: Leggere nel libro dell'amore. — Nostro Signore disse a santa Margherita un giorno che ella faceva la lettura spirituale: «Voglio farti leggere nel libro della vita, in cui è contenuta la scienza dell'amore». E scoprendole il suo divin Cuore, le fece leggere queste parole: «Il mio Cuore regna nella sofferenza, trionfa nell'umiltà, e gioisce nell'unità». Quando noi soffriamo pazientemente per amore del Sacro Cuore, il Sacro Cuore regna veramente in noi; quando siamo umili, egli trionfa; quando siamo uniti a lui, egli vi trova il suo piacere. Un altro giorno, in cui essa aveva adorato lungamente il Santissimo Sacramento, nostro Signore le disse: «Tutto ciò che potrai fare e soffrire con la mia grazia, perciò devi metterla nel mio Cuore per essere convertito in un balsamo prezioso che sarà l'olio di questa lampada, affinché tutto sia consumato dal fuoco del mio divin amore». Un giorno che la santa desiderava ardentemente di ricevere nostro Signore, si fece coraggio per dirgli: «Mio Dio, insegnatemi ciò che volete che io vi dica. — Niente, rispose il Signore, fuorché queste parole: Mio Dio, mio unico bene e mio tutto, voi siete tutto mio ed io sono tutta vostra. Queste parole suppliranno a tutti gli atti che vorrai fare e ti serviranno di preparamento alle tue azioni». Sempre è la lezione d'amore che si legge nel Sacro Cuore. 

 

Risoluzioni. — Signore, voglio unirmi a voi e perdermi in voi. Il vostro Cuore è un tempio, in cui le anime possono muoversi nella pace e nella luce. Vi voglio restare per leggervi ed intendervi le lezioni d'amore che voi volete darmi. 

 

FIORETTO: — Recita un atto d'amor di Dio dicendo: "Mio Dio ti amo!"; sveglia nel tuo cuore un santo fervore.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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