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UN ANNO CON DON ALBERIONE

15° Febbraio

IL PARADISO: amore di Dio

 

E vidi un nuovo cielo e una nuova terra; il cielo di prima, la terra di prima sono spariti, il mare non esiste piú. Ed io Giovanni vidi la città santa, la nuova Gerusalemme che scendeva dal cielo, d'appresso a Dio, pronta come una sposa abbigliata per il suo sposo. E udii una gran voce dal trono che diceva: Ecco il tabernacolo di Dio cogli uomini: egli abiterà con loro; essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con essi il loro Dio (Apoc. 21, 1-3). 

 

1. L'amorosa quiete dell'anima in Dio, sommo bene, produrrà un'estasi soavissima e una ineffabile unione con Dio. Per l'estasi i beati, (mente e affetto), saranno così rapiti ed attirati da Dio che, eliminato tutto ciò che è pensiero, cura, amor proprio, sono come morti a se stessi, e vivono solo di Dio, in Dio, per Dio: e vivit vero in me Christus n (Gal. 2,20). Tanto è il bene divino e così potentemente i beati si attaccano a Dio che alcuni scrittori paragonarono questo stato all'atto del bambino affamato che si attacca con impeto alle mammelle materne e ne succhia il latte senza curarsi d'altro; o all'abbandono della sacra Sposa fra le braccia dello Sposo celeste. E' una unione prodotta dalla sublime e soave contemplazione della divina essenza; è un'imitazione stretta e continua della vita divina; è una perfetta conformità col divino volere; è una specie di trasformazione in Dio. I Beati si accendono talmente del Suo amore da sembrare che si sciolgano totalmente per immergersi nell'abisso infinito della Divinità, pur rimanendo sempre da Lui distinti e viventi di vita propria. 

 

2. A questo possesso e amore di Dio si arriva con la pratica della divina Volontà. Chi vive unito a Dio sulla terra, osservandone i divini precetti, merita di possedere Dio, Bontà infinita. Egli appagherà tutti i desideri perchè è Bene che eccede ogni desiderio umano. La volontà di Dio sarà amabile, perfetta, gioconda, luce, bene, segreto di felicità eterna. Dunque: accettare i comandamenti di Dio, Padre buono; Egli nel darceli, cercò il nostro bene. Poi: accettare la divina Volontà che si manifesta in quello che Dio permette o dispone a nostro riguardo; Egli ha sempre di mira la nostra eterna felicità. Ripetere spesso: sia fatta la Vostra volontà, come in cielo così in terra. 

 

3. Signore, una grande grazia, la maggiore delle grazie io Vi domando: di amarVi, amarVi tanto, amarVi per tutta la vita, amarVi per tutta l'eternità. La maggior virtù è la carità (Cor. 13,13); ed è la virtù che dura in eterno. Questa Vi chiedo, o Spirito Santo, che siete l'Amore del Padre e del Figlio. Accendete in me questo amore, e fate che la mia vita sia tutta spesa nell'amarVi. 

 

ESAME. - La mia carità è vera? è operosa? Osservo i divini comandamenti? Trovo la pace nel compiere la volontà di Dio? 

 

PROPOSITO. - Reciterò più volte nel giorno l'atto di carità. Io posso amare; e questa è la grande grazia, il supremo dono che sempre domanderò a Dio; sicuro che Egli lo dà a chi lo chiede. 

 

PREGHIERA. - Signore, io amo con tutto il cuore e sopra ogni cosa, Voi, Bene Infinito, e mia eterna felicità. Per Vostro amore amo il mio prossimo, come me stesso. Perdono a chi mi ha offeso; datemi grazia di salvare qualche anima. Soprattutto concedetemi la grazia di amarVi sempre più. 

 

 

FIORETTO: — Cerca di mettere ordine nei tuoi divertimenti dando loro l'impronta di Dio.

 

 

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