.

.

Cappellina Home  

 

UN ANNO CON DON ALBERIONE

11° Maggio

SECONDA PARTE 

LE GRANDI VIRTU' 

...Amerai il Signore con tutte le tue forze» 

 

LA FEDE - I 

 

Or la fede è sostanza di cose sperate, e convinzione di cose che non si vedono. Per questa furon celebrati gli antichi. Per mezzo della fede intendiamo come per la parola di Dio è stato formato il mondo, in maniera che dall'invisibile fosse fatto il visibile (Eb. 11, 1-3). 

 

1. La fede è virtù teologale infusa da Dio nei nostri cuori, la quale ci inclina a credere fermamente alle verità rivelate da Dio ed a noi proposte dalla Chiesa. Si crede per l'aiuto della grazia divina; non già perchè comprendiamo le verità, ma perché sono rivelate da Dio che non può sbagliare, nè ingannarci. S. Paolo ci dice tutto in brevi parole: «La fede è sostanza dei beni sperati, argomento delle cose che non si vedono» (Eb. 11,1). Si crede anzitutto in Dio e a Dio; poi si credono le verità da Dio rivelate agli uomini. «Di fede divina e cattolica è da credersi tutto quello che è contenuto nella S. Scrittura e nella Tradizione, e che la Chiesa col suo insegnamento o solenne od ordinario, propone da credere agli uomini». La Chiesa soltanto è la vera maestra di fede; ad essa sola e sempre gli uomini con piena fiducia possono e devono affidarsi, interamente, come i bambini succhiano il latte materno. E la Chiesa nel decorso dei secoli sempre più chiaramente spiegò la sua dottrina ai fedeli; condannò gli errori; definì le verità in modo solenne. Però non propose mai dogmi o verità nuove: tutto ciò che insegna, lo prende dalla Rivelazione di cui è custode, testimone e interprete. Siamo più certi delle verità della fede che non delle verità che conosciamo con la ragione o delle cose che vediamo con gli occhi. 

 

2. La fede è massimo bene: è principio dell'eterna salvezza, fondamento e radice della giustificazione e della grazia. «Senza la fede è impossibile piacere a Dio». «E' necessario che chi si avvicina a Dio, creda: che Dio esiste e che è giusto rimuneratore di chi lo cerca» (Eb. 11, 6). Il Divin Maestro insegnò: «Chi non crederà, verrà condannato» (Mr. 16, 16). Quindi ogni uomo è obbligato ad accogliere l'insegnamento della fede e piegarsi a credere per ricevere il dono della grazia divina. Almeno di tanto in tanto ogni cristiano deve fare qualche positivo atto di fede; ma specialmente in punto di morte, nei pericoli e nelle tentazioni contro la fede. 

 

3. I cristiani sono obbligati ad istruirsi; ed i pastori di anime devono fare i catechismi, le istruzioni, le prediche. L'istruzione è necessaria per ricevere i Sacramenti. Per premunirsi dagli innumerevoli errori che sono oggi disseminati. Per unirsi sempre meglio a Gesù Cristo con l'intelligenza e meritare di prepararsi sulla terra alla visione eterna di Dio. Sono tenuti a procurare l'instaurazione religiosa secondo la loro posizione: i genitori, i tutori, gli educatori, i maestri, i padroni, ecc. 

 

ESAME. — Ho fede? cerco di istruirmi nelle verità della fede? Penso ad istruire gli altri? 

 

PROPOSITO. — Devo sentire o leggere la parola di Dio; anche se già conosco il necessario: essa alimenta la mia fede. 

 

PREGHIERA. — Signore, fatemi conoscere quanto mi sia utile e necessario meditare Voi e le verità divine. Che io Vi conosca! Questo é il fondamento e principio di ogni santificazione. Io Vi amerò di più e Vi conoscerà meglio; Vi servirò più fedelmente, se penetrerà meglio i Vostri insegnamenti. Lo studio e la meditazione delle cose sacre è il più necessario, il più utile, il più perfetto, il più soave allo spirito. Datemi, o Divino Spirito, fame e sete della Divina Vostra sapienza, vero cibo dell'anima; questa non vive di pane, ma della verità che procede dalla bocca di Dio. 

 

FIORETTO: - Recita il Veni Creator e tre Ave Maria.

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria SS. CLICCA QUI

 

 

il Chiostro: indice meditazioni