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UN ANNO CON DON ALBERIONE

12° Maggio

LA FEDE - II

 

...Dio è luce, e in Lui non ci son tenebre. Se diciamo d'aver comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non pratichiamo la verità. Se invece camminiamo nella luce, come anche Lui sta nella luce, siamo in comunione scambievole, e il sangue di Gesú Cristo suo Figliuolo ci purifica da ogni peccato (1 Gv. 1, 5-7). 

 

1. E' la luce che illumina il cammino dell'uomo verso il cielo. Per essa il cristiano si distingue dal filosofo, come la ragione distingue l'uomo dall'animale. La conoscenza che viene dalla rivelazione è più perfetta, alta e sicura che la conoscenza che viene dall'intelletto o dai sensi. La fede ci fa partecipi della sapienza di Dio; e ci unisce a Dio. Per essa la luce con cui Dio conosce Sè stesso diviene luce nostra; la sapienza di Dio, sapienza nostra; La Sua mente, mente nostra; la Sua vita, vita nostra. La fede è «fonte di luce per l'intelligenza, forza e consolazione per la volontà, principio di meriti per l'anima». Essa allarga le cognizioni su Dio e sulle cose divine; quanto è da Dio rivelato sui misteri e sulla sua vita intima; sulla nostra elevazione in Cristo; sull'inabitazione dello Spirito Santo e su tutto l'organismo spirituale: Per operare in ordine alla vita eterna. La morale evengelica immensamente più perfetta, alta, larga e completa di quella naturale, ci è svelata da Gesù Cristo nel sermone della montagna. Importa in noi una vita da veri figlioli di Dio per adozione; l'imitazione di Gesù Cristo. 

 

2. La fede è forza e consolazione: essa ci fa considerare il premio eterno: «Non mi resta che ricevere la corona di giustizia» (2 Tm. 4, 8). «La nostra momentanea e leggera tribolazione produce per noi un eterno e sopra ogni modo sublime cumolo di gloria» (2 Cor. 4, 17), dice S. Paolo. Ed altrove: «Penso che le sofferenze della vita presente non hanno proporzione con la gloria ventura» (Rm. 8, 18). Ed allora si fatica, si combattono passioni, si zela, si compiono i quotidiani doveri con gioia: «La vittoria che trionfa del mondo è la nostra fede» (1 Gv. 5, 4). Essa è sorgente di meriti; perchè è già merito ogni atto di fede. Dà una intenzione retta alle nostre buone opere. Inoltre la fede è tanto più meritoria in quanto siamo esposti a molti pericoli di perderla. 

 

3. La fede è dono di Dio; perciò occorre pregare per accrescerla. E' nostra libera adesione alla rivelazione; perciò occorre il nostro sforzo. Con la preghiera e l'esercizio la fede diverrà più ferma, più operosa, più semplice, più illuminata. L'orgoglio intellettuale è la causa per cui molti non credono od hanno una fede languida, inefficace, titubante innanzi alle tentazioni ed ai nemici. Ma la fede può essere perfezionata sino a farci vivere di essa: «Il giusto vive di fede» (Eb. 10, 38). 

 

ESAME. - La fede in me è viva? gioiosa? ferma? operante? forte? 

 

PROPOSITO. - Reciterò con molta devozione il Credo e l'Atto di Fede (Atto di fede: Mio Dio, perchè siete verità infallibile, credo fermamente tutto quello che voi avete rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. Ed espressamente credo in voi, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a cisacuno, secondo i meriti, il premio o la vita eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore, accrescete la mia fede). 

 

PREGHIERA. - Signore, infondete in noi i doni della sapienza e dell'intelletto con una più copiosa effusione di Spirito Santo. Che io viva di fede! che veda in tutto la Vostra mano che guida persone, cose, eventi. Che io ragioni, operi, parli, secondo la fede. Che io mostri di seguire il Vangelo, con la preghiera, le parole, le opere. Che io sia un vero figlio della Chiesa; sempre umile, docile, fervente. 

 

FIORETTO: - Esamina se hai un peccato sulla coscienza, detestalo, e confessatene oggi stesso.

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria SS. CLICCA QUI

 

 

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