UN ANNO
CON DON BOSCO
18° Novembre

349) Il sacrificio della Messa è il sacrificio stesso della
Croce?
Il sacrificio della Messa è il sacrificio stesso della
Croce; solo c'è differenza nel modo di compierlo.
109. Gesù crocifisso nell'ostia.
Raccontò Don Bosco: « Un giovane contemplò, nel tempo dell'Elevazione dell'Ostia, il Divin Salvatore crocifisso. Sul principio era
bellissimo, maestoso e pieno di robustezza, ma poi incominciò a dimostrare estreme sofferenze e venir scarno in modo che faceva
compassione. Allora gli parve di vedere tutti i giovani andare intorno a
Gesù Cristo con grande affetto ed offrirgli cibo e ristoro, domandandogli
ansiosamente qual fosse la causa dei suoi patimenti e della sua macilenza. Gesù rispose:
— Miei cari figli! Questa è la volontà del mio Padre! — e così
finiva la visione.
Ciò che mi fece piacere si è che il giovane me la scrisse, così alla
buona, sopra un foglio di carta, che ho sopra in mia camera, senza
dare alla cosa nessuna importanza. Io gli chiesi se conoscesse il significato di ciò che aveva veduto e della macilenza del Signore; mi rispose
di no; ma che gli era parso tuttavia che indicasse una carestia (o materiale o spirituale) la quale dovrà accadere non subito; forse tra qualche
anno. La spiegazione più ovvia, però si è che Gesù ora soffre nella
persona della sua Chiesa ». (M. B. VI, 968-969).
350) Che differenza c'è tra il sacrificio della Croce e quello
della Messa?
Tra il sacrificio della Croce e quello della Messa c'è
questa differenza, che Gesù Cristo sulla Croce si sacrificò dando volontariamente il proprio Sangue, e
meritò ogni grazia per noi; invece sull'altare Egli,
senza spargere sangue, si sacrifica e si annienta misticamente per il ministero del sacerdote, e ci applica i
meriti del sacrificio della Croce.
FRASE BIBLICA.
— Fa' che guardiamo alla vita dei tuoi santi.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
— Ogni volta che assistiamo alla santa messa procuriamo di tenerci in tale stato da poter fare la nostra santa comunione.
PREGHIERA
DEL MESE. — «O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso
ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per
scontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia. Accettate
dunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse vi porgo, traetele da quel carcere tenebroso, e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime
dei miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in special modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine SS. Madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinchè per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta
preparato.».
(Da Il giovane provveduto, San Giovani Bosco)
FIORETTO: — Impegna ogni tua energia per vivere e morire in grazia di Dio.