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UN ANNO CON DON BOSCO

23° Novembre

356) Il sacramento della Confessione quando fu istituito da  Gesù Cristo? 

 

Il sacramento della Confessione fu istituito da Gesù  Cristo quando disse agli Apostoli, e in essi ai loro successori : « Ricevete lo Spirito Santo : a chi rimetterete  i peccati saranno loro rimessi; e saranno ritenuti a chi  li riterrete ».

 

(...) 

 

123. Esercizio della buona morte. 

 

Perchè chi possedeva la grazia di Dio non ne facesse lacrimevole  getto, e chi l'avesse perduta la riacquistasse il più presto possibile,  ecco da Don Bosco stabilita una pratica commoventissima: l'esercizio mensile della buona morte, seguito sempre da una buona confessione.  « Badate — diceva — che al punto di morte si raccoglie quello che  abbiamo seminato nel corso di nostra vita. Se avremo fatto opere  buone, beati noi; la morte ci riuscirà di contento; il paradiso sarà aperto  per noi. Al contrario guai a noi! Rimorsi di coscienza nel punto di  morte e un inferno aperto che ci aspetta ». E ripeteva ancora: « Tutta  la vita dell'uomo deve essere una preparazione alla morte ».  (M. B. III, 18-19). 

 

124. Don Dosco non era mai stanco. 

 

Una sera — racconta Don Francesia — lo accompagnavamo in camera con la candela in mano, dopo dieci ore e forse più di confessionale. Capivamo che non si reggeva in piedi. Proprio in quel momento  ecco un giovane artigiano che domanda di confessarsi. Noi ci guardavamo desolati. Era proprio il momento d'imporgli quest'altra fatica?  Avevano tutti sulle labbra la medesima preghiera: «Non insistere,  ritorna domani mattina! » Ma Don Bosco ci prese la candela dalle  mani e rivolto al ragazzo, col più paterno sorriso: «Entra in camera  mia, gli disse, di qui a poco ti confesserò». (M. B. XI, 31-70). 

 

125. Zelo di un giovane infermo. 

 

Un giorno Don Bosco fu chiamato al capezzale di un giovanetto  dell'Oratorio, gravemente infermo. Questi, fatta la confessione, vedendo i suoi cari tutti tristi e melanconici per il suo male disse loro:  « Questa vostra tenerezza non è ancor quella che mi consoli; se volete contentare il mio cuore preparatevi a fare una buona confessione ».  I parenti, sentendo parlare così il fanciullo, che amavano tanto, si disposero subito, pur di recargli conforto e consolazione. Cominciò lo  zio, poi tutta la servitù. Restava la zia. Come fare? Per le donne occorre la grata. Aspettare che venisse in chiesa? Esito incerto. Allora,  preso un lenzuolo, Don Bosco lo aggiustò in modo che servisse da  grata e confessò quella signora. (M. B. VI, 163-165). 

 

126. Buone Confessioni. 

 

Don Bosco narrando il sogno in cui gli apparve il demonio sotto  forma di serpente vinto e tagliato a pezzi dal Rosario continuò a  dire:  Mentre io e quel personaggio parlavamo della corda del serpente  e dei loro simboli, mi volgo indietro e vedo giovani che raccoglievano  di quei pezzi di carne del serpente e ne mangiavano.  — Ma che fate — gridai — pazzi che siete; non sapete che quella  carne è velenosa e vi farà molto male?  — No, no, — mi rispondevano — è tanto buona!  Ma intanto mangiato che avevano cadevano in terra, gonfiavano  e restavano duri come pietre. Io non sapevo darmi pace, perchè continuavano a mangiarne. Io ero fuori di me stesso, allorché vidi tutt'intorno a me un gran numero di giovani distesi per terra in quello  stato miserando. Mi rivolsi a quello sconosciuto e dissi:  — Ma che cosa vuol dire ciò? Questi giovani conoscono che quella  carne reca la morte, tuttavia la vogliono mangiare! E perchè?  Egli rispose:  — Sai bene che: animalis homo non percipit ea quae sunt Spiritus Dei.  — Ma ora non c'è più rimedio per riavere di nuovo questi giovani?  — Non vi è altro che l'incudine e il martello: bisogna sottoporre  giovani alle azioni di questi strumenti.  — Come? Debbo forse io metterli su di un incudine e poi batterli  con un martello?  Allora l'altro spiegando il suo pensiero, disse:  — Ecco: il martello significa la confessione; l'incudine la Santa  Comunione; bisogna fare uso di questi due mezzi.  Mi misi all'opera e trovai giovevolissimo questo rimedio, ma non  per tutti. Moltissimi ritornavano in vita e guarivano, ma per alcuni  il rimedio fu inutile: questi sono coloro che non facevano buone confessioni ». (M. B. VII, 238-239 e 242-243). 

 

FRASE BIBLICA. - Ero malato e mi avete visitato. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Il primo laccio con cui suole il demonio prendere i giovani è precisamente questo. Mettere loro indosso un gran rossore quando si tratta di confessare i loro peccati. 

 

PREGHIERA DEL MESE. — «O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per scontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia. Accettate dunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse vi porgo, traetele da quel carcere tenebroso, e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime dei miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in special modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine SS. Madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinchè per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta preparato.». (Da Il giovane provveduto, San Giovani Bosco)

 

FIORETTO: — Reprimi i moti di impazienza; recita tre Pater a Gesù.

 

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