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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

5° Agosto

LA MADONNA DELLA NEVE 

 

E veduta la stella si riempirono di grande allegrezza. Ed entrati nella casa trovarono il Bambino con Maria sua madre, e prostratisi, l'adorarono; ed aperti i loro tesori gli offrirono i doni (S. Matteo, II, 10). 

 

1° Preludio. Come i Magi, il nobile patrizio Giovanni e la sposa, avvertiti da Dio, onorarono Gesù e la Madre divina. 

 

2° Preludio. O Gesù, per intercessione di Maria, fatemi in questa festa la grazia di rinnovare in me le grazie del Natale. 

 

1° PUNTO: Questa festa è come il Natale dell'estate. — La Provvidenza ha riprodotto a Roma, in certa maniera, i luoghi santi della Palestina. La basilica di Santa Maria Maggiore è come Betlemme. Essa possiede la mangiatoia. La basilica di Santa Croce di Gerusalemme, a Roma, è come il Calvario. Essa è fabbricata sopra uno strato di terra che Sant'Elena ha fatto venire dal Calvario, e possiede le più belle reliquie della Passione: la vera Croce, il titolo della croce, la croce del buon ladrone ecc. La basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma, è il Cenacolo: possiede la tavola dell'ultima Cena, e vi si fanno le ordinazioni. La festa di santa Maria Maggiore ricorda il Natale e Betlemme. Tutto porta a pensarvi: la neve che segna il posto della chiesa, secondo la tradizione; la mangiatoia che vi si venera; le reliquie dei santi Innocenti; il corpo di san Gerolamo, il santo di Betlemme ed il custode della grotta. Durante i tempi di libertà, i papi andavano a Santa Maria Maggiore ad officiare nei giorni di Natale. Questa basilica possiede l'immagine, la più venerabile di Maria, attribuita a san Luca, e che è certamente dei primi secoli. E' il vero tipo della Vergine madre. La santissima Vergine, seduta come una regina, presenta ai nostri omaggi il divin Figliuolo, che è nostro Re, proprio come a Betlemme essa presentava il Figlio alle adorazioni dei pastori e dei Magi. La Provvidenza ci dà in quest'oggi cóme un Natale estivo, sappiamo approfittarne. 

 

2° PUNTO: I frutti della festa. — Meditiamo il mistero di Natale, e rinnoviamo in noi i frutti della nascita del Salvatore. Facciamo come se fossimo a Roma o a Betlemme, adoriamo Gesù bambino nella mangiatoia o sulle braccia di Maria. Il principale frutto della festa è l'amore per Gesù che si è fatto uomo per nostro amore, è l'amore per il Cuor di Gesù che comincia a battere per noi a Betlemme. Andiamo a Gesù ed a Maria oggi con la semplicità dei pastori e con la generosità dei Magi. Offriamo doni: l'oro, l'incenso e la mirra delle risoluzioni e dei voti. Rinnoviamo i voti che abbiamo fatto a nostro Signore. Il mistero di Betlemme insegna l'umiltà, l'odio al peccato, il distacco. Nostro Signore si è annientato, si è umiliato fino a divenire bambino nella notte fredda e nella povera stalla di Betlemme. Ci insegna il distacco dalle creature come rimedio a tutte le concupiscenze. Gli angeli cantavano la gloria del divino Infante, i pastori accorrevano a lui con semplicità e con gioia, i Magi venivano dai paesi più lontani per portare tesori. Quante lezioni da meditare! Quanti esempi da seguire! Il mistero di Natale è stato caro a tutti i santi. Molti, come san Gerolamo e santa Paola, hanno fissato la loro dimora a Betlemme, e non sapevano più staccarsi da questo santuario, ove tutto predica l'amore del divin Bambino e la confidenza in lui. 

 

3° PUNTO: Andiamo a Gesù per mezzo di Maria. — Non è senza motivo che i santi Evangelisti ci mostrano i pastori ed i Magi che vanno a visitare il bambino Gesù e la Madre sua. Andiamo a Gesù per Maria; egli è con lei sempre, è tutto suo, perché è suo figlio. Anche sul Calvario Gesù viene rimesso fra le mani di Maria; ma è soprattutto a Betlemme che noi dobbiamo indirizzarci a Maria per trovare Gesù. Non si va dd un bambinello senza il permesso della madre. Andiamo a Mària, ed essa ci condurrà a Gesù; solleverà il velo che copre il bambinello, e ce lo presenterà sui ginocchi. San Gaetano di Thiene passava molte volte le notti vicino al presepio a Santa Maria Maggiore sopratutto durante il Natalizio, e non poteva stancarsi di meditare il delizioso mistero di Betlemme. Un giorno la santa Vergine gli apparve, e gli pose il bambino Gesù sulle braccia, e glielo lasciò parecchi momenti. — Andiamo a Maria, e domandiamole di metterci nel cuore l'amore del suo Bambino e le grazie del mistero di Natale. 

 

Risoluzioni. — Ho l'abitudine di ricordarmi ogni mattina i misteri di Betlemme e di Nazareth? Per farlo, andrò sempre a Maria prima, e la pregherò di farmi conoscere ed amare Gesù bambino. Andrò al Cuor di Gesù con Maria e per Maria, ed egli non potrà rifiutarmi nulla.

 

FIORETTO: — Vinci ogni pigrizia nel tuo dovere. Nelle difficoltà di': Sia per amor di Dio.

 

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